(…)
Durante l’investigazione, si precisa che il veicolo è partito dall’Havana alle 6am, condotto da Angel Carramero e si è diretto a Santiago de Cuba. Jens Aron
viaggiava nel sedile anteriore destro, Oswaldo Payà nel sedile posteriore sinistro
e Harold Cepero al suo lato. Questi ultimi due non avevano le cinture di
sicurezza allacciate.
Il
tratto di strada dove è accaduto l’incidente è in riparazione e per circa 2 Km
non è asfaltato, il che lo rende un terrapieno con molte buche (…) è una carreggiata
con buona visibilità e aveva un segnale che indicava l’esistenza di uomini al
lavoro per il mantenimento stradale, preceduto da altro segnale che allertava i
conducenti del tratto in riparazione (…) L’auto ha imboccato il terrapieno ad
alta velocità e il conducente ha frenato bruscamente 80 mt dopo aver imboccato
il terrapieno, ha perso il controllo del veicolo (…) fino ad impattare con un
albero al lato destro della strada (…)
(…) che transitava in bicicletta ha
dichiarato: “L’auto mi ha sorpassato ad alta velocità, sicuramente più di 100
Km/ora, ha sorpassato un trattore poi ho visto una nuvola di polvere e l’auto
contro l’albero (…) l’autista del trattore “ l’auto mi ha sorpassato a gran
velocità, ho visto una nuvola di polvere e l’auto contro l’albero (…) che veniva
dalla direzione opposta ha dichiarato: “quando mi avvicinavo ho visto che il
veicolo perdeva il controllo e si schiantava contro un albero della cunetta” (…)
Carromero
ha dichiarato che non ricordava di aver visto la segnalazione che avvisava
dello stato della carreggiata. Ha aggiunto che ha imboccato il terrapieno ad
una velocità che non può precisare (…) ha cercato di diminuire la velocità
frenando bruscamente e l’auto ha iniziato a sbandare sino a schiantarsi contro
l’albero. Aron ha dichiarato che stava
dormendo quanto ha sentito la frenata e la sbandata del veicolo, dopodiché ha
perso conoscenza.
Analizzando
il tempo del viaggio (circa 800 Km in meno do 8 ore, incluso tre soste
intermedie), le dichiarazioni dei testimoni e lo studio del’accaduto e del
veicolo si è valutato che Carramero procedeva ad una velocità media superiore a
120 Km/ora e che è stata la sua mancanza d’attenzione nel controllare il
veicolo, l’eccesso di velocità e l’incorretta decisione di frenare bruscamente
su una superficie instabile le cause che hanno determinato il tragico incidente
che è costato la vita a due esseri umani.
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