23 marzo 2011

Cambio a Cuba: liberato l'ultimo prigioniero di coscienza, Josè Daniel Ferrer

Liberato Josè Daniel Ferrer (foto sopra), l'ultimo prigioniero di coscienza del gruppo dei 75 della "primavera nera" del 2003.
Ieri era stato liberato anche Felix Navarro (foto sotto).


Ora in carcere restano ancora circa 60 prigionieri politici, il numero esatto non si conosce, ma bisogna dire che la maggior parte di loro, a differenza del gruppo dei 75, sono accusati di reati comuni e violenti legati alla loro dissidenza e non solo per l'espressione delle loro idee.

I prigionieri di coscienza che hanno deciso di rimanere a Cuba, molti sono in esilio negli USA o in Spagna, sono liberi con "licencia extrapenal" (comparata alla libertà sulla parola n.d.r.).

La liberazione di tutti i prigionieri di coscienza segna un passo fondamentale di Raul Castro verso un cambio che sta dimostrando di voler compiere concretamente.
Dopo la concessione di 178 licenze per attività in proprio, l'apertura verso la dissidenza pacifica dimostra la volontà del Governo di aprirsi ad una normalizzazione socio-economica, per una transizione del sistema socialista verso una modernizzazione indispensabile per mantere viva e attuale la rivoluzione con le sue conquiste e la sua ferma posizione contro le ingerenze e l'aggressività del capitalismo liberista degli USA e della UE.

1 commento:

nino ha detto...

secondo i dati resi noti dalla chiesa cattolica 114 sono i prigionieri politici andati in spagna, a cui si aggiungono i 12 rimasti a cuba, per un totale di 126.
Se nel luglio 2010 i prigionieri politici erano 165, oggi ne restano 39, che dovrebbero essere liberati, ad eccezione di quelli condannati all'ergastolo per attentati, fra pochi mesi.