Raul Castro è arrivato ieri
in Vietnam dopo la visita in Cina, l’obiettivo è incrementare i rapporti
economici trai due paesi.
Raul guarda allo sviluppo
economico vietnamita con molto interesse, cercando spunti da applicare allo
sviluppo di una nuova economia cubana.
Nonostante il Vietnam
abbia una popolazione di 82.000.000 di abitanti, è molto più vicino a Cuba in
quanto a composizione geografica e similitudini climatiche. Per questo motivo è
un esempio molto più concreto per Cuba di quanto può essere la Cina, per
incrementare un’economia interna e riforme sociali ad attuare a Cuba, stimolando
così una nuova forma di capitalismo socialista che porterebbe Cuba fuori dal
baratro economico che sta vivendo.
Il Vietnam è il maggior
esportare di riso a Cuba, dopo il Venezuela e la Cina è un partner economico
importante per l’isola.
Il paese asiatico negli
ultimi 30 anni ha avuto uno sviluppo economico miracoloso.
Il suo PIL cresce al
ritmo del 6 % annuo, da quando la sua economia è passata dal controllo
pianificato del governo, ad una libera economia di mercato ha gradualmente e
costantemente aumentato la sua ricchezza interna. Oggi il reddito medio procapite
è di circa $1000 al mese.
Il settore economico
principale vietnamita è la produzione di riso, di cui è il terzo produttore
mondiale, ma l’agricoltura in generale è la forza economica maggiore del paese
asiatico: canna da zucchero, caffè, caucciù sono, tra altri, fonti importanti
di introiti.
Anche l’estrazione
petrolifera ha un ruolo importante nell’economia interna, insieme ad una
produzione industriale nel settore tessile e tecnologico, sono aree in pieno
sviluppo.
Si può capire perché Raul
cerchi di prendere spunto dalle riforme attuate in questo paese, ma risulterà
inutile se non smette di aver paura!
Paura del nuovo, paura
delle opinioni dei cittadini, pura del vicino yankee, paura di perdere un
dominio ideologico che non ha senso se non accompagnato da un benessere ed un
appoggio sociale, con la paura non si cambia, nemmeno si sopravvive, la paura
blocca ogni possibile innovazione, sviluppo, modernizzazione. Aprirsi è la sola
alternativa.
fonti
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