16 luglio 2012

Economia cubana: la prima fabbrica di bio-diesel insediata a Guantanamo

Una fabbrica di bio-diesel, la prima di questo tipo a Cuba e costruita con l’aiuto della Svizzera, ha iniziato a produrre combustibile ecologico, estraendo la materia prima da un arbusto non commestibile usato come anti-parassitario.
La piccola fabbrica insediata a Guantanamo, estremo oriente di Cuba, ha la capacità di produrre più di 100 tonnellate all’anno di bio-diesel, utilizzando i semi dell’arbusto “Jatropha Curcas”, conosciuto come “pinon botija o de leche”.

Il direttore del Centro di Applicazioni Tecnologiche per lo Sviluppo Sostenibile di Guantanamo, Josè Sotolongo, ha spiegato che questo seme è ricco di olio, ma è tossico per il consumo umano, offre il vantaggio di essere coltivabile in aree di scarso o nessun valore agricolo.
E’ un cambio trascendentale nel paradigma, fino ad oggi generalizzato al mondo, della estrazione di bio-combustibile, riferendosi all’uso di olio di girasole o di soia per la produzione di combustibile.

La fabbrica è stata finanziata dal governo cubano come parte di un progetto chiamato “ La bio-massa come fonte rinnovabile di energia per lo sviluppo rurale”.
Sotolongo ha coltivato 130 ettari di pinon botija a Guantanamo per garantire la materia prima affinché la fabbrica funzioni a pieno ritmo. Il primo litro di bio-diesel è stato impiegato per alimentare delle macchine agricole con grande successo.

Questo arbusto è tossico, ma in piccole dosi viene usato come anti-parassitario e per abbassare la febbre.
Cuba che impiega la bio-massa della canna da zucchero o della foresta per produrre energia elettrica, aspira a garantire un sesto delle sue necessità utilizzando fonti rinnovabili entro la fine di questa decade.
Inoltre sta esplorando la propria zona di mare nel Golfo del Mexico e ha pozzi di estrazione di petrolio sulla costa.


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