03 marzo 2009

La politica di Cuba: sta veramente cambiando qualcosa?

Da qualunque punto di vista, è un cambiamento. Gli "uomini del presidente" (Fidel), sono stati rimossi dal fratello Raul (?). A tutti noi l'analisi dei "nuovi amministratori".

da Repubblica.it

Il presidente cubano Raul Castro ha rimosso dal governo il ministro degli esteri Felipe Perez Roque e il capo di gabinetto (e vicepresidente), Carlos Lage: da anni, due dei politici più influenti dell'isola socialista, molto noti sia all'interno del paese sia all'estero.

Il rimpasto annunciato oggi con un secco comunicato letto dalla Tv di Stato è molto profondo e riguarda una decina di cariche. L'obiettivo è quello di rendere "più compatto e funzionale" l'esecutivo, precisa la nota, ricordando che poco più di un anno fa, quando sostituì alla presidenza il convalescente fratello Fidel, Raul Castro aveva annunciato di puntare su un governo più snello.

Il 'maxi-rimpasto' voluto dai dal minore dei fratelli Castro - il più esteso a Cuba degli ultimi decenni - punta al consolidamento di un nuovo circolo ristretto del potere, una sorta di 'raulismo' che allontana dalla stanza dei bottoni uomini molto vicini al 'lider maximo'.

A lasciare il governo sono in altre parole due pesi massimi della politica cubana: Perez Roque, 43 anni, che ha guidato la politica estera del paese fin dal 1999, e Lage (57 anni), di fatto un uomo chiave del potere 'fidelista' durante gli ultimi due decenni, molto influente soprattutto sul fronte economico, al quale resta la carica di vicepresidente, peraltro condivisa con altre personalità politiche.

Gli annunci provenienti dall'Avana non si limitano agli esteri e al capo gabinetto, ma anche al ministero dell'economia, dove Josè Luis Rodriguez è stato sostituito da Marino Murillo Jorge, finora a capo del commercio estero.

A prendere il posto di Perez Roque sarà invece quello che finora era il suo vice, Bruno Rodriguez, mentre Lage sarà sostituito da un generale, Josè Amado Ricardo Guerra, che avrà però funzioni molo più limitate rispetto a quelle del suo predecessore.

Dal 'consiglio di Stato' (di fatto il governo) esce d'altra parte anche Otto Rivero, responsabile del programma 'battaglia per le idee' creato da Fidel, settore passato nelle mani di quello che è uno degli uomini più vicini a Raul, anch'egli militare: il ministro alle comunicazioni, Ramiro Valdes, 76 anni, figura storica dei tempi della 'revolucion', così come il responsabile dell'agricoltura, generale Ulises Rosales del Toro (66 anni).

Le fusioni prefigurate dalla nota prevedono inoltre l'accorpamento tra i ministeri del commercio e quello degli investimenti esteri, aree che saranno ora guidate da Rodrigo Malmierca, mentre anche l'industria alimentare e la pesca finiranno sotto un unico comando, quello dell'ex membro della segreteria del Pc cubano, Maria Concepcion Gonzalez.

Alla guida della scienza e l'ambiente andrà infine Josè Barrueco, mentre altri cambiamenti riguardano i ministeri delle finanze e prezzi, commercio interno, lavoro e industria siderurgica-meccanica.

per saperne di più (in spagnolo):
Penultimos dias
Granma
El Nuevo Herald
El Pais
El Mundo

6 commenti:

GaviotaZalas ha detto...

Questa volta muore davvero da dispiacere il andante, li hanno cacciato tutti i suoi buratini più fidelisimi....
saluti

Roberto Ferranti ha detto...

è il momento di spingere...

Anonimo ha detto...

con la ristrutturazione del governo da parte di raul si evidenzia soltanto la volontà del capo del consiglio di stato( che non è il governo di fatto, come dice la repubblica) di continuare nelle riforme di struttura o economiche.Quest'anno, però, non saranno decise nuove riforme, ma saranno continuate la distribuzione delle terre e la cancellazione dei limiti salariali, iniziate l'anno scorso.Gli altri cambi, infatti, molto probabilmente saranno decisi dal partito comunista di cuba, che si riunirà a congresso alla fine di quest'anno.

Brando ha detto...

Ciao a tutti, provate a immaginare perchè ci hanno rimesso proprio i due più ''giovani'' del gabinetto...
Proprio loro che da anni avanzavano proposte di cambio nei confronti della politica commerciale con l'estero e, spingevano per far si che aumentassero gli investitori strnieri nel paese? Io direi che semplicemente avevano oltrepassato il ''limite'' e gli hanno silurati, semplice no.

Roberto Ferranti ha detto...

Buona osservazione Brando, bentrovato, vedremo a breve quali saranno i nuovi passi

GaviotaZalas ha detto...

Brando altro che fiducia nel UOMO NUOVO,,,chi esposte una virgola il loro sistema di "LORO e per il bene di loro", verrà cacciato come un cane.
Mi dispiace per alcuni de mie amici cubani in Cuba che vedevano in Lage una piccola speranza.
MI amico italiano me ha detto era un colpo di stato di RAUL.... ;-))))
IO a chi me chiede cosa succede dico, che Rauli non poteva continuare a governare con le marionette di altro.

saluti da Vicenza