Cuba, Messico e Bolivia, sono tra i 60 paesi che soffrono una grave persecuzione religiosa, secondo la relazione annuale della associazione cattolica internazionale “Ayuda a la Iglesia Necesitada (AIN)” (aiuta la chiesa che soffre), presentata ieri a Roma.
Secondo questo documento, la libertà religiosa è stata gravemente violata, dopo la storica visita a Cuba di Giovanni Paolo II nel 1998, la situazione per i cattolici sull’isola è cambiata. […]
L’associazione denuncia 13 paesi per violazioni gravi contro la libertà religiosa: Cuba, Butan, China, Iran, Corea del nord, Laos,Maldive, Birmania, Nigeria, Pakistan, Arabia Saudita, Turkmenistan, Yemen.
Secondo questo documento, la libertà religiosa è stata gravemente violata, dopo la storica visita a Cuba di Giovanni Paolo II nel 1998, la situazione per i cattolici sull’isola è cambiata. […]
L’associazione denuncia 13 paesi per violazioni gravi contro la libertà religiosa: Cuba, Butan, China, Iran, Corea del nord, Laos,Maldive, Birmania, Nigeria, Pakistan, Arabia Saudita, Turkmenistan, Yemen.
1 commento:
Effettivamente il regime cubano non accetta neanche Dio come concorrente! Sembra una frase banale, ma la fede potrebbe accendere anche il coraggio del popolo, e diventare cosi pericoloso per il regime.
La storia ce lo insegna! Hitler non accettava la chiesa, e vari Dittatori e tiranni neanche.
Incredibile ai giorni di oggi!
Con affetto,
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