(nella foto della Nasa, del 4 Settembre, l'uragano Ike a 350.000 Km dalla terra)
CUBA A USA: «REVOCATE EMBARGO», NO DELLA RICE - A Cuba, il servizio meteorologico ha definito Ike «pericolosissimo e potente», con venti di oltre 200 km l'ora, e che ha raggiunto la categoria 4 sulla scala di Saffir-Simpson, che ne conta cinque per poi essere retrocesso a 3. Secondo Josè Rubiera, il più noto e autorevole dei meteorologi cubani, ha detto domenica alla televisione nazionale che la traiettoria più probabile di Ike lo porterà ad attraversare l'isola da est a ovest, per poi sfociare sul Golfo di Messico. Il giornale Juventud Rebelde ha indicato, da parte sua, che Cuba non ha visto un uragano delle dimensioni di Ike in quasi mezzo secolo. Nei giorni scorsi gli Stati Uniti hanno offerto al governo cubano aiuti di emergenza, ma l'Avana ha risposto ieri chiedendo la revoca dell'embargo imposto nel 1962 al regime castrista. «Se il governo degli Stati Uniti ha veramente l'intenzione di cooperare con il popolo cubano dinnanzi alla tragedia causata dall'uragano, allora dovrebbe togliere l'embargo», ha detto l'Avana. La risposta americana non si è fatta attendere: «Non penso che nel contesto attuale sia saggio togliere l'embargo», ha detto il segretario di Stato Condoleezza Rice. Nei prossimi giorni Ike potrebbe colpire la costa americana nel Golfo del Messico. Le autorità della Florida hanno dato il via ad una evacuazione per fasi volontaria dell'area delle Keys dove l'uragano potrebbe abbattersi nella notte di domani: ieri sono stati invitati a partire i turisti e oggi i residenti.
BILANCIO TRAGICO AD HAITI - Dopo le devastazioni provocate daHanna, domenica è stato l'uragano Ike a seminare morte ad Haiti. A Cabaret, nel nord dell'isola, lo straripamento di due fiumi ha causato la morte di 20 persone, 13 delle quali bambini. Secondo quanto ha raccontato all'agenzia Afp il deputato locale Pierre Gerome Valcine, «quel che è accaduto è inimmaginabile». «Il giudice di pace ha constatato che 13 bambini, da 1 a 5 anni, sono morti nel corso della notte, mentre altri 7 cadaveri sono stati trovati nel centro della città inondata». Un giornalista che ha trascorso la notte sul tetto di un'abitazione ha detto di aver visto i cadaveri dei bambini che galleggiavano sull'acqua«. Anche altre località sono state devastate e sono crollati numerosi ponti. In Florida Ike è atteso per martedì, al massimo mercoledì.
HANNA - Intanto continuano a riemergere dal fango i corpi delle vittime della tempesta tropicale Hanna che ha devastato ad Haiti la città di Gonaives, ancora una volta chiamata a pagare il prezzo più terribile: quattro anni dopo l'uragano Jeanne, che causò la morte di almeno 2000 persone. I morti accertati sono almeno 500, mentre è in arrivo l'uragano Ike, che è cresciuto alla categoria 4 (su 5) e potrebbe portare altre devastazioni. I corpi sono stati ritrovati nel fango quando, quattro giorni dopo il passaggio di Hanna, è finalmente arrivato a Gonaives una nave di assistenza sanitaria, scortata dai caschi blu argentini della forza di pace. «Il bilancio è ancora provvisorio, perché ci sono ancora grandi difficoltà per entrare in varie parti della città», ha detto il sindaco della cittadina, Stephen Moise. La situazione a Gonaives - la cittadina nell'ovest di Haiti nota per essere il luogo dove il paese ha dichiarato la sua indipendenza nel 1804 - è caotica, anche dopo il ritiro delle acque: quasi 50 mila persone, pari alla metà della popolazione, con le loro abitazioni distrutte da Hanna, hanno dovuto trovarsi un rifugio. Per fortuna è ora arrivata la nave dei soccorsi, perché l'acqua e il cibo erano praticamente introvabili, e migliaia di persone sono state evacuate dai caschi blu.
IKE - Secondo stime delle Nazioni Unite, che insieme con il Programma Alimentare Mondiale ha organizzato le operazioni di soccorso, circa 200 mila persone si trovano in condizioni estremamente disagiate nella sola provincia di Gonaives, la più colpita dalla tempesta tropicale.
1 commento:
Ciao Roberto,
ho trovato il tuo Blog tramite il Link del Blog di Aguaya.
Lo trovo informativo al massimo.
L'ho aggiunto tra i miei favoriti.
La situazione a Cuba e´ disastrosa. I telegiornali, sia italiani che tedeschi (vivo tra l'Italia e la Germania), come al solito ne parlano, ma in modo non sufficiente.
Succedessoro questi disastri in nazioni "economicamente e politicamente di maggior interesse" per chi ci governa, allora a quel punto saremmo immersi di notizie su questi avvenimenti.
Tutto cio´ e´ molto triste.
Saluti,
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