Dopo aver devastato la parte orientale e meridionale di Cuba, l’uragano ‘Ike’ ha riguadagnato il mare aperto, avanzando ulteriormente nel Mar dei Caraibi a sud dell’isola ma in direzione ovest, e intraprendendo dunque la marcia che dovrebbe vederlo approdare infine negli Stati Uniti.
Ike, che solo ad Haiti aveva ucciso almeno 61 persone, ha investito in particolare le province cubane di Guantanamo, Santiago e Camaguey, dove ha fatto scempio delle piantagioni di canna da zucchero. In giornata l’uragano aveva perso vigore, ed era stato declassato a categoria 2 sulla scala ‘Saffir-Simpson’, che conta in tutto cinque livelli. Mano a mano che si allontana dalla terraferma, tuttavia, a detta degli esperti rischia di riguadagnare forza fino a raggiungere, se non superare, la categoria 4 con la quale si era abbattuto sul piccolo arcipelago delle Turks e Caicos per poi aggredire Hispaniola.
Secondo Jose’ Rubiera, responsabile previsioni dell’Istituto Meteorologico dell’Avana, nella zona dove ‘Ike’ sta procedendo le temperature dell’acqua marina sono comprese tra i 31 e i 32 gradi centigradi, dunque molto elevate, e proprio il fattore del calore potrebbe ridargli slancio: “È un carburante molto potente”, ha commentato Rubiera. Attualmente l’uragano avanza preceduto da raffiche di vento dall’intensità pari a circa 160 chilometri l’ora, e continua a seminare dietro di sé precipitazioni torrenziali. Nei prossimi giorni è atteso il suo arrivo in Texas, ma basterebbe una lieve deviazione di percorso, provocata da variabili climatiche, perché si portasse su New Orleans, risparmiata la settimana scorsa da ‘Gustav’ ma dove ancora si avverte il peso delle devastazioni lasciate nel 2005 dal catastrofico ‘Katrina’.
2 commenti:
La ringrazio per Blog intiresny
quello che stavo cercando, grazie
Posta un commento