27 agosto 2008

Vivere a Cuba, Yoani: quello che vedo intorno

di Yoani Sanchez blog Generaciòn Y

traduzione di Gordiano Lupi


Una città non si identifica soltanto con la sua gente, la sua architettura, le sue piazze, ma anche per i suoi cartelloni, manifesti e graffiti. Per questo sono uscita a fotografare i cartelli che si trovano nelle vicinanze di casa mia. Vi affido la successione degli scatti e così potrete vedere le immagini e i messaggi che mi circondano.


Nota del traduttore: Yoani non perde tempo con le parole e questa volta fa bene, perché niente meglio delle immagini fa capire l’assurda retorica di un regime sempre più lontano dal suo popolo. Il primo cartellone ricorda l’eroica spedizione del Granma, il secondo immortala un giovane Castro giocatore di baseball, il terzo invita al compimento del dovere quotidiano, il quarto critica il primo mondo, il quinto e il sesto sono motti rivoluzionari, il settimo ricorda tre grandi uomini del passato, l’ottavo reclama la liberazione dei così detti cinque eroi, il nono imputa al blocco le carenze sanitarie del paese e il decimo rappresenta un incitamento ad andare avanti nel nome della Rivoluzione. Se fossero cartelli spontanei andrebbe tutto bene, il problema è che queste parole sono lontane anni luce da quel che pensa la gente.

















































































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