Anche se alcune recensioni lo considerano molto “avanti”, altre lo accusano di essere “eccessivamente lungo e noioso (il film dura 4 ore e ½), il New York Times addirittura, “qualcosa tipo un fiasco, tutti si annoiano a morte durante l’evolversi del film” […]
Soderbergh ha spiegato che: “volevo illustrare il senso di cosa fosse vivere a lato di Che Guevara” […]
Benicio del Toro (nel film interpreta il Che) ha incontrato Fidel Castro una volta per pochi munuti, e riferisce che Fidel gli ha detto:”...che era molto felice che la produzione del film avesse dedicato così tanto tempo per le ricerche sul soggetto".
“Sono qui su queste colline di Cuba intrise di sangue”, scriveva il Che a sua moglie abbandonata nel 1957. “Caro papà, oggi ho scoperto che mi piace uccidere”, scrisse poco dopo. […]
Infatti una delle cose che si dicono sul Che è che durante la sua vita ha arbitrariamente giustiziato uomini e ragazzi […]
“La maggior parte delle persone con le quali ho parlato”, dice Del Toro, “si riferiscono al Che come ad un membro della loro famiglia al quale tengono molto con amore infinito” […]
Peccato che Soderbergh e Del Toro non abbiano intervistato l’ex agente della CIA che mi ha rivelato (all’autore Humberto Fontova), che lo stesso Fidel riferiva costantemente alla CIA, tramite il Partito Comunista Boliviano” degli spostamenti del Che in Bolivia. […]
“Neanche un’aspirina”, istruiva Fidel ai comandanti boliviani, volendo intendere che non avrebbe mai dato al Che nessun tipo di assistenza, “neanche un’aspirina, riferendosi all’emicrania cronica che affliggeva il Che […]
Humberto Fontova è l’autore of "Exposing the Real Che Guevara." www.hfontova.com.
dal blog Babalu Blog
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