23 novembre 2012

Cambio a Cuba: nuove imposte per attività in proprio, ma le restrizioni legislative frenano il decollo

Da Gennaio 2013 entreranno in vigore le nuove tasse e imposte da applicare alle persone fisiche e ai lavoratori autonomi, mirate a regolamentare le nuove iniziative private all’interno della politica fiscale per lo sviluppo di una economia interna sull’isola. L’obiettivo è quello di garantire le entrate pubbliche in modo equilibrato tenendo in considerazioni le particolarità del modello economico cubano.


Le nuove leggi garantiranno un’agevolazione fiscale per le attività nel settore agroalimentare privato, sul quale lo Stato intende focalizzare molta energia, sia per incrementare una produzione maggiore per il mercato interno, sia per sviluppare una produzione mirata ad un incremento nell’esportazione di prodotti tipici cubani. La creazione delle cooperative agroalimentari private hanno lo scopo di stimolare la produttività di questo settore e vengono così agevolate anche per quanto riguarda tasse e imposte. Ad esempio tali attività saranno esonerate dalle imposte per due anni sia in relazione ai guadagni diretti delle entità lavorative sia come tasse per le entrate individuali che come quelle da applicare sull’assunzione di eventuali impiegati.

Anche chi desidera costruire la propria abitazione con le proprie forze sarà esonerato dalle imposte per cinque anni. Le imposte personali non verranno applicate a chi riceve rimesse in denaro dall’estero per aiuto famigliare. Chi avvierà una attività di vendita o servizi privata sarà esonerato per i primi tre mesi dal pagamento delle imposte relative all’attività stessa e alle entrate personali, così come quelle degli eventuali lavoratori assunti. Sulle attività di vendita e servizi si applicherà poi una imposta del 10% fissa. Per chi assumerà lavoratori le imposte passeranno dal 25% al 5%, per una durata di cinque anni.

In generale le nuove imposte, tasse e contributi sono regolamentati per agevolare il cammino delle nuove misure economiche e sociali. Lo scopo prefisso è quello di agire coerentemente ad un progetto sociale “con tutti e per il bene di tutti”.
Ecco l’elenco delle nuove imposte, tasse e contributi. Le percentuali che verranno applicate saranno rese note nei prossimi mesi.

IMPOSTE

- Guadagni personali – Utili – Vendita – Prodotti e servizi – Proprietà di terreni agricoli – Proprietà di abitazioni e terreni edificabili – Trasporto terrestre – Proprietà imbarcazioni – Transazioni di beni e eredità – Documenti -  Utilizzo forza lavoro – Uso delle spiagge – Diritto di uso acque terrestri – Doganali.

CONTRIBUTI

- Sicurezza sociale – Territoriali per lo sviluppo sociale.

TASSE

- Pedaggio – Servizi aeroportuali – Annunci e pubblicità.

Dal primo dicembre si applicheranno inoltre nuove misure per l’affitto di locali per attività in proprio nei settori gastronomici sia per le caffetterie (vendita di alimenti e bevande non alcoliche) sia per le paladares (vendita alimenti e bevande). In entrambi i casi si potranno assumere impiegati fino ad un massimo di cinque. I costi di elettricità, acqua, telefono saranno a carico dell’affittuario e il contratto avrà una scadenza decennale. Chi intenderà ristrutturare i locali sarà esonerato dal pagamento dell’affitto fino ad un massimo di un anno.

Resta l’obbligo assurdo di doversi rifornirsi presso i supermercati statali, non viene infatti per il momento considerata la possibilità di vendita all’ingrosso per tali attività private. Questo implicherà un evidente aumento dei prezzi per i servizi offerti, rendendo la competitività con ristoranti e caffeterie statali iniqua e ingiusta.

In conclusione si sta regolamentando il settore privato in previsione di uno sviluppo importante per l’economia interna del paese, ma mantenendo certe restrizioni come la mancanza di mercati all’ingrosso e il divieto di importazioni con scopo commerciale, il cammino di una imprenditoria privata continua ad essere incerto e di difficile implementazione sociale.

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