Dichiarazione di Jim MCGovern, membro del congresso americano:
Il
prossimo presidente, che spero possa essere Barack Obama, potrebbe a breve
andare oltre la guerra fredda e normalizzare le relazioni con Cuba. Questo
significa usare la sua autorità per cancellare le restrizioni finanziarie e di spostamento
che rendono molto difficile per gli americani viaggiare a Cuba; lavorare con il
congresso per eliminare le sanzioni economiche imposte dalla legge; rimuovere
Cuba dalla lista delle così dette nazioni terroriste che chiaramente non gli
appartiene più.
Non
pretendo che possa essere facile, ma in qualche modo è il momento per muoversi
verso il 21° secolo con Cuba. Gli USA e Cuba hanno entrambe bisogno di
abbandonare la spossante retorica, della vecchia guardia anti-castrista qui e
della vecchia guardia anti-americana all’Havana. Entrambe hanno bisogno di
creare delle condizioni per una relazione che si adatti meglio ai tempi. Noi
dobbiamo mettere le persone davanti alla politica, abolire le barriere tra le
nazioni e lasciare che gli americani e i cubani si facciano una propria idea
gli uni degli altri.
Di
sicuro tra gli USA e Cuba esistono delle reali differenza, noi non condividiamo
le libertà economiche, o come le elezioni dovrebbero essere condotte, non siamo
d’accordo rispetto al Medio Oriente, Iran e altre questioni in merito alla
politica estera. Ma questo è il momento di parlare di tali differenze, così
come delle cose sulle quali siamo d’accordo. Noi possiamo farlo tramite il
contatto e l’impegno.
C’è
una lunga lista di opportunità e rimostranze che richiedono attenzione da parte
delle due nazioni. Per gli USA, liberare Alan Gross dell’Agenzia USA per lo
sviluppo Internazionale; per Cuba, il riconoscimento dei molti cambiamenti
economici e sociali avvenuti negli ultimi due anni, potrebbero essere un segno
positivo.
Ho
viaggiato a Cuba spesso dagli anni ’70 in poi e ho sempre riscontrato
cambiamenti, incluso l’apertura di spazi politici. Questo è avvenuto a dispetto
della nostra politica. Così come alcuni dei passi intrapresi dal governo
cubano: rilasciare prigionieri politici, espandere il settore privato, aprire
nuovi spazi per le chiese e i gruppi non governativi, permettere ai cubani di
viaggiare all’estero senza restrizioni, sono state il tipo di misure che il
presidente Obama e il segretario di stato Hillary Clinton hanno chiesto per le
ancora non realizzate positive suggestioni americane.
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