Secondo voci sempre più insistenti provenienti dall'isola caraibica, riprese anche da una trasmissione televisiva pomeridiana di Mediaset, Reiver Laborde Rico, ricercato per l'omicidio a Lignano dei coniugi Burgato, sarebbe stato trasferito nella capitale dalla polizia cubana per essere sottoposto ad interrogatorio.
Per il momento, però, non si registrano conferme ufficiali: «Sarà difficile avere una conferma in giornata – ha commentato il capitano del nucleo investigativo dei carabinieri di Udine, Fabio Pasquariello – ma è sicuramente verosimile che le forze dell'ordine locali possano aver preso questa iniziativa. Restiamo anche noi in attesa».
Intanto alle 16.50 è atterrato a Milano l'aereo con l'inviato del Messaggero Veneto, Domenico Pecile, e i tre colleghi bloccati dalla polizia dell'isola venerdì dopo l'intervista a Reiver, a Camaguey. Nella foto che pubblichiamo, scattata dopo l'arrivo alla Malpensa dall’operatore di Mediaset Fabio Tricarico, è il primo a sinistra, accanto a Ilaria Cavo e Stefano Cavicchi.
“Non si sono fidati fino all'ultimo, ci hanno scortato sull'aereo e solo a quel punto ci hanno restituito i passaporti. Ma ora finalmente è finita – ha raccontato Pecile, raggiunto telefonicamente dopo l'atterraggio -. Abbiamo vissuto momenti davvero angoscianti, soprattutto il giorno in cui siamo stati fermati. Mi sono sentito tranquillo soltanto quando l'aereo è decollato. Adesso non vedo l'ora di tornare a casa e farmi una doccia”
“Sarà difficile dimenticare le ore degli interrogatori – ha aggiunto il giornalista del Messaggero Veneto –, l'incertezza di quei momenti, l'angoscia di non sapere cosa stesse succedendo. Tra l'altro i funzionari hanno dimostrato di sapere bene che il delitto di Lignano è uno dei casi giornalistici dell'anno in Italia. E non mi sorprende che adesso anche la polizia locale abbia deciso di muoversi fermando Reiver, visto il clamore che si è ormai creato attorno a questa vicenda a livello internazionale”.
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