07 ottobre 2012

Cuba e Italia: le testimonianze dei 4 giornalisti fermati a Cuba

da sx Fabio Tricarico, Ilaria Cavo. da dx Domenico Pelice, Stefano Cavicchi


Ho appena seguito in televisione l’intervista a Ilaria Cavo, Domenico Pelice, il fotografo Stefano Cavicchi  e il cameraman Fabio Tricarico, che hanno intervistato Reiver a Cuba. A parte gli ovvi luoghi comuni di alcuni ospiti estranei alla vicenda: Cuba è una dittatura, sai quando entri ma non sai se e quando puoi uscire, i cubani sono invidiosi e predatori, etc!!! In realtà le esperienze personali dei quattro giornalisti sono state corrette e obiettive.


La polizia ha agito nelle regole, senza soprusi e con il chiaro scopo di verificare e chiarire la presenza degli italiani a Cuba. Sono stati trattati con rispetto e una volta appurata la buona fede sono stati rilasciati senza ulteriori problemi. Il materiale gli è stato sequestrato, ma mi sembra logico, potrebbe essere rilevante nel caso di un interrogatorio a Reiver da parte della polizia cubana. Comunque erano entrati senza richiedere un permesso per lavoro, quindi le autorità hanno agito nel rispetto delle leggi cubane.

Reiver Laborde Rico davanti alla sua casa a Camaguey
Per quanto riguarda la posizione del ragazzo cubano in relazione all’omicidio di Lignano, dall’intervista audio che sono riusciti a riportare in Italia, si mostra sicuro di sé, si dichiara innocente, dice cha la sorella ha subito pressioni e che nemmeno lei può essere coinvolta nell’omicidio. Ma ci sono evidenti prove e testimonianze che lo contraddicono.

Lui dice che la sera del brutale assassinio era a casa a dormire. Un tassista dichiara invece di aver accompagnato sia lui che la sorella la notte del fattaccio alla stazione dei treni e di averli riaccompagnati a casa dopo un po’ di tempo la stessa notte. La prova più schiacciante è comunque un pezzo di carta igienica con il sangue di una delle vittime, il dna della sorella e muco nasale dello stesso Reiver, il reperto è stato trovato nel giardino della casa dei coniugi uccisi, probabilmente perso da Reiver durante la fuga. Capelli della sorella sono stati rinvenuti nella casa e infine mozziconi di sigarette con il dna dei due trovati nel giardino della villetta. Inoltre le intercettazioni telefoniche confermano il loro piano criminale.
Lisandra Aguila Rico

Nell’ultima deposizione di Lisandra ai giudici, lei ha cambiato la versione dei fatti, attribuendo al fratello l’esecuzione materiale degli omicidi, ritrattando la prima versione nella quale si dichiarava l’unica responsabile materiale, durante la quale aveva affermato di essere stata la sola ad aver accoltellato i due coniugi.

Non si hanno notizie dell’attuale posizione penale di Reiver a Cuba. Sembra si trovi in stato di fermo all’Havana sottoposto ad interrogatori da parte della polizia. Anche per questo motivo il materiale sequestrato ai giornalisti italiani potrebbe essere significativo per le autorità dell’isola.
L’estradizione in Italia comunque è a totale discrezione del governo cubano, nonostante esista un trattato tra i due paesi risalente al 1928, l’accordo è applicabile solo a cittadini italiani che hanno commesso dei reati in Italia e non a cittadini cubani.

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