18 settembre 2012

Cuba e USA: ma gli Stati Uniti sono una democrazia?


E’ universalmente accettato il fatto che gli USA sono un esempio di democrazia, un modello sociale moderno e pluralista, insomma tutti conosciamo “il sogno americano”, chiunque è libero e può essere chi vuole. Niente di più falso!

La prima cosa è la democrazia. 
Negli USA nessuno che si dichiari apertamente comunista o socialista ha accesso al benché minimo spazio tra le due formazioni politiche. Ovviamente non tra i repubblicani, ma nemmeno tra i democratici.
Negli Stati Uniti chi decide il presidente sono i voti “forti” nei vari stati, non i singoli cittadini. Questi "potenti elettori" sono legati a lobby economiche non politiche, la politica è il mezzo usato per poter alimentare l'espansione economica di poche dinastie che da secoli regolano l'andamento politico nel mondo intero. 

La democrazia quando viene imposta con le armi e la violenza, come gli USA fanno dalla seconda guerra mondiale in poi, cessa di essere tale, ma diventa al contrario la peggiore forma di imposizione totalitaria che nulla a che vedere con la democrazia stessa. 
Gli USA non solo hanno un passato acclamato di fomentatori di guerre civili, colpi di stato e vere e proprie invasioni, ma continuano a farlo impunemente. 
Oggi hanno inventato il “terrorismo internazionale” per giustificare le loro azioni, o peggio ancora “la guerra per instaurare la pace” (ma che vuol dire!).

In realtà il colore politico è insignificante nel disegno “democratico” americano. 
Sono le multinazionali globali che determinano la gestione del potere, un disegno che è solo ed esclusivamente di carattere economico non politico. Sono loro a dettare le condizioni affinché venga eletto questo o quel personaggio, non solo negli USA ma in tutti i paesi “governati” indirettamente dagli Stati Uniti, come ad esempio l’Italia.

I recenti episodi di repressione verso il movimento “Occupy Wall Street” confermano l'intolleranza che le autorità USA dimostrano verso manifestazioni pacifiche e spontanee.
Toccare la finanza è tabù! Il capitale del 5% dei potenti, che possiede tanto quanto il restante 95%, vale molto più del rispetto di chi dissente.

Il sogno americano è pura utopia. Le future generazioni di leader economici vengono plasmate in determinate e selezionate università che rispondono alle esigenze di chi il potere lo detiene oggi. Senza una ingente disponibilità economica non si entra in nessuna di queste università.

La carota che il potere americano concede è la libertà d’impresa, ecco così  che quei pochi che riescono a crearsi uno spazietto più o meno autonomo per vendere le loro pentole o i loro computer dimostrano come funzioni bene il “sogno americano”.

La democrazia non esiste! Poter votare non serve a nulla! Condannare la dittatura un paese come Cuba, serve solo a continuare ad alimentare l’ingerenza di quelle dinastie anglosassoni che di fatto governano il mondo in modo totalitario.

Il casato  Rothschild, per chi non lo sapesse è stato l’inventore della “borsa”. 
Istituì l’attuale sistema finanziario e bancario, iniziando il suo impero economico nei primi dell’800. Si sviluppò finanziando entrambi i contendenti di varie guerre di quell’epoca.
Scommise ad esempio sulla sconfitta di Napoleone a Waterloo (da informazioni che aveva avuto prima dell’epica battaglia), creando di fatto una dipendenza economica della Gran Bretagna che avviò così l’enorme potere economico che detiene ancora oggi .

Nathan Mayer Rothschild (nella foto), il capostipite della dinastia affermò: “Non mi interessa chi governa un paese, basta che prenda i soldi da me!”.

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