In
una intervista esclusiva a Escambray e Radio Sancti Spiritus, l’attore
statunitense Danny Glover si confessa appassionato della Rivoluzione cubana e
della grandezza etica e umana dei 5 di Miami: Gerardo Hernandez, Ramon Labanino,
Fernando Gonzalez, Antonio Guerrero e Rene Gonzalez.
Lei
potrebbe godere della sua popolarità come attore, della sua famiglia, perché è
solidale con la lotta per la libertà dei cinque?
La
mia vita è stata vincolata a questioni relazionate con la giustizia. Per più di
40 anni una parte della mia vita è sempre stata legata alla lotta delle persone
per avere più accesso alla giustizia.
I
cinque sono uomini eroici, uomini che hanno fatto sacrifici per assicurare che
il loro paese non fosse oggetto di attacchi terroristici. In altre situazioni
sarebbero stati decorati come eroi.
Il
processo che hanno affrontato si è svolto in un ambiente ostile come la Florida,
è stato un atto di ingiustizia non solo contro il popolo cubano ma contro tutte
quelle persone negli USA come nel resto del mondo che realmente lottano contro
il terrorismo. Voglio fare tutto il possibile per fare luce sul loro caso.
La
sua difesa dei cinque le ha creato problemi? Non è stato accusato di essere
comunista?
Non
mi hanno mai accusato di questo. Ho appoggiato la Rivoluzione cubana
virtualmente tuta la mia vita.
Non
sono ingenuo e credo che esistano delle conseguenze, ma mi sento orgoglioso di
essere al lato di quello che credo e considero una causa giusta. Sono
orgoglioso di essere associato a persone di tutto il mondo che appoggiano il
diritto dei popoli all’autodeterminazione, il diritto alla sovranità e la
capacità di determinare il cammino del loro paese, della loro storia, senza
interferenze da chi si crede nel diritto di interferire nella storia e nelle
vite altrui.
Lei
è andato a visitare Gerardo nel carcere di Victorville, nel mezzo del deserto
del Mojave, cosa pensa quando torna a casa sua?
E’
un posto orribile, senza umanità. Il tempo che passo in quel posto conversando
con lui mi rende più forte. E’ curioso, ma ne esco più determinato, più deciso
e più forte.
In
quale progetto Danny Glover è coinvolto a favore della causa dei cinque?
So
che esistono nuovi documenti presentati dall’avvocato di Gerardo. Bisogna
trovare dei modi creativi con i quali presentare il caso ai nordamericani e al
mondo intero per appoggiare i cinque. Questo è quello che sto facendo, non
posso dirti niente di specifico, ma ti posso dire qualcosa, voglio incontrare
ancora Gerardo.
Se
ipoteticamente Cuba e la Rivoluzione scomparissero dalla mappa, che direbbe
Danny Glover?
Sarebbe
molto triste. La Rivoluzione cubana vive in molti uomini e donne in altre parti
del mondo.
Quello che considero importante nella Rivoluzione è come sia riuscita a
resistere nonostante gli ostacoli, come l’embargo illegale e tutta l’ostilità
che questo genera intorno a lei. Nonostante questo esiste la volontà di
mostrare un nuovo uomo, una nuova donna. I cubani hanno fatto tanti sacrifici.
Lo spirito della Rivoluzione vive nella sua stessa forma, nel contesto di
questo momento storico e diverrà qualcosa di molto importante quando
cominceremo a vedere l’erosione del sistema che ci governa, che governa la vita
economica e finanziaria, che governa la vita del pianeta, la preziosa vita del
pianeta Terra.
Credo che allora la gente si alzerà e porrà delle domande.
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