11 settembre 2012

Cambio a Cuba: un giornalista indipendente si candida come delegato di circoscrizione del quartiere Vedado all'Havana


La storia dell’unico dissidente cubano che si presenterà come candidato di un piccolo, ma importante, quartiere dell’Havana: il Vedado.
Julio Aleaga Pesant di 52 anni è un giornalista indipendente , collaboratore di Cubanet, si proporrà come delegato della sua circoscrizione alle elezioni del Consiglio di Stato del prossimo 21 Settembre per rappresentare il suo quartiere.
Un piccolo ruolo certo, ma un significativo passo verso un cambiamento, una presenza all’interno delle istituzioni di un cittadino comune che aspira ad un futuro democratico con un’azione diretta, concreta e agendo all’interno delle istituzioni stesse.
Ecco un estratto di una sua intervista.

D: Esistono precedenti rispetto a quello che sta facendo? E’ stato mai eletto un candidato indipendente?

R: Questa è la seconda volta che partecipo. La prima è stata due anni e mezzo fa, è stata un’esperienza molto importante per me. Anche se non sono stato eletto, sono passato dall’essere “il dissidente del quartiere” ad essere “il cittadino che vuole lavorare con la comunità e per la comunità”.
Quella volta presi due voti, contro 120 o 150 e nessuna astensione. Devo dire che nel mio quartiere è molto difficile, perché abbondano funzionari legati al regime. Comunque, la cosa più bella accadde dopo le elezioni, quando le persone mi salutavano affettuosamente volendo sapere chi io fossi.

D: Chi è il suo contendente in questa occasione?

R: E’ un buon lavoratore, serio e onesto, un ottimo professionista. Si chiama Lara e ha 52 anni. E’ abbastanza coinvolto nella comunità e ha un mandato del Partito Comunista. E’ lo stesso dell’altra volta, ma ora sarà più complicato.

D: Cosa propone Aleaga Pesant ai suoi elettori?

R: Nella mia circoscrizione vivono tra i 2 e i 3 mila votanti. Io voglio lavorare con loro. Cercherò di trovare soluzioni vere ai problemi della comunità. Porterò il mio messaggio casa per casa. Non potranno esprimersi liberamente, subiranno molte pressioni, soprattutto graveranno sui molti funzionari che vivono nel mio quartiere.

D: Crede veramente che all’interno della macchina comunista, un delegato di circoscrizione possa cambiare in meglio le cose?

R: I poteri reali di un delegato sono minimi., però offrono certi meccanismi istituzionali che, se fossero sfruttati da una maggioranza di candidati indipendenti, potrebbero permettere di strutturare reti sociali e parlare di temi importanti come ottenere una maggiore influenza per i delegati delle circoscrizioni, pianificare una modernizzazione della nostra società, o aumentare un’autonomia economica per i comuni e le province. Ma per ottenere questo necessita una massiva partecipazione, è uno stormo di rondini che annuncia la primavera, non una sola rondine.

D: Perché c’è molta apatia nella popolazione e inibizione nei leader oppositori nei confronti di questa idea?

R: La popolazione non ha fiducia nel sistema elettorale. Nessuno crede che votare per questo o quel candidato possa risolvere il problema. Un ciclo di più di 70 anni senza effettuare elezioni puramente partecipative e libere ha distrutto la cultura politica nazionale, cultura che fa capire ad un popolo che le  elezioni sono una parte essenziale nell’organizzazione della società e della gestione del governo. Inoltre c’è una visione pessimista e un messaggio distruttivo che si diffonde da decadi, che ”questo non si potrà mai abbattere, non si può aggiustare, quindi non esiste il modo di cambiare democraticamente le cose”. 
Io non potrò candidarmi come delegato comunale o provinciale, molto meno per l’Assemblea Nazione del Potere Popolare. Le liste per queste posizioni sono riservate a candidati ufficiali. La legge elettorale permette solamente di arrivare a delegato di circoscrizione.

D: Cosa farà Aleaga Pesant se sarà eletto? Abbandonerà il giornalismo indipendente?

R: Se sarò eletto continuerò nella mia carriera di giornalista indipendente e investigatore. Appoggerò le buone scelte e contesterò le cattive. Di sicuro servirò la mia comunità con responsabilità, che è un lavoro decisamente professionale che richiede tempo ed energia, per aiutare chi più ne ha bisogno.

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