nino ha detto...
sarebbe necessario capire in
base a quali dati economici si afferma che a cuba la situazione economica è
sempre piu' difficile.
Almeno c'è un dato oggettivo e non semplici impressioni.
Secondo dati, invece, che mi riserverò di indicare al piu' presto, il pil
cubano, che nel 1989 era di 19 miliardi e mezzo di dollari, nel 1993 si era
ridotto a 13 miliardi.
Nel 2003 il pil è cresciuto fino a 17 miliardi di dollari e ad oggi si viaggia
intorno ai 22.
Stampare, inoltre, moneta, che deve aumentare i salari, con un mercato in cui
non si produce in abbondanza non è un buon consiglio.
Scatenerebbe un'inflazione che i cubani hanno provato nei primi anni del
periodo speciale, dovuta alla circolazione di dollari, cambiati in pesos,
portati dai turisti.
Caro Nino da un certo punto di
vista è lodevole la tua "devozione" ad oltranza... come avrai capito
non sono certo critico "a priori" verso il governo cubano, anzi
ammiro alcuni tentativi di modernizzazione, e non mi interessa l'aspetto
puramente politico, ma domandarsi se l'economia cubana è al collasso è davvero
superfluo. I dati non servono a constatare che la vita quotidiana è sempre più
difficile, l'incremento del pil mi fa pensare a Monti quando parla di spread o
di quanto siamo bravi a fare i compiti a casa... I dati ai quali ti riferisci
sono del tutto estranei all'economia reale nella vita della gente comune. Per
quanto riguarda la moneta, la stampano negli USA e non solo e l'inflazione è
un'altro termine astratto che non tocca il cittadino. Un salario di 300 CUC
invece si che permetterebbe consumi interni che stimolerebbero l'avvio di una
economia reale, anche perché spingerebbe a produrre di più, poi ci si potrebbe
occupare dell'inflazione. Comunque non sono certo un economista, era una
semplice e banale, se vuoi, osservazione senza tante lezioni accademiche, ma
volta alla ricerca di passi concreti per fare di Cuba un paese vivibile.
nino ha detto...
Non ho devozione per nessuno.
Cerco solo di ragionare sui dati di fatto.
Affermare che la moneta è stampata negli usa è un nonsense.
Che significa?
La moneta cubana è stampata a cuba dalla banca nazionale cubana e proprio per
questo si potrebbero stampare milioni senza problemi. Ma la stampa della moneta
non serve se non c'è un aumento della produttività, che a cuba è decisamente
scarsa.
L'aumento dei salari serve alla gente solo se aumenta contemporaneamente la
massa dei beni prodotti dall'economia nazionale, eventi collegati solo nelle
teorie, non nella pratica, contrariamente è solo una presa in giro che si
trasformerebbe in una tragedia peggiore dell'avere salari compressi.
L'aumento, infine, del pil non è qualcosa di lontano dalla gente, basti pensare
che, quando è calato del 36% agli inizi degli anni novanta,è iniziato il
periodo speciale.
Ora che è aumentato fino a raggiungere quello del 1989, il periodo speciale è
solo un ricordo.
Che la moneta sia stampata a
Cuba è ovvio, l'esempio degli USA, e non solo, era per dire che stampare moneta
non sempre è disastroso come affermi, anche da noi o in Grecia c'é chi ha
suggerito questa ipotesi. Comunque, mi parli di pil quando con 20/30 dollari al
mese non mangi nemmeno una settimana... rispetto la tua positiva visione per il
futuro, ma senza fare subito qualcosa...subito, la situazione può solo
drammaticamente peggiorare
nino ha detto...
Bob, stampare moneta è
necessario nel caso degli usa, dell'italia, della grecia, della spagna, del
portogallo, nazioni in cui la produzione di beni è alta, per dare alla gente la
possibilità di spendere.
A cuba la situazione è diversa, cioè la produzione dei beni è scarsa.
In questa situazione stampare moneta per aumentare i salari non è una buona
idea, poichè la scarsa produzione (offerta molto bassa) farebbe, a fronte di
una domanda elevata, aumentare i prezzi, in modo esponenziale, dei beni di
prima necessità nei mercati agropecuari.
L'unica cosa da fare è collegare l'aumento dei salari a quello della
produzione.
Nino, pura utopia collegare i
salari alla produzione. Non si produce nulla per un salario miserrimo. L'inflazione
oltre tutto è già a livelli stratosferici. Salari in CUC vorrebbe dire
stimolare la produzione di beni e abbattere l'inflazione, non incrementarla.
Stampare moneta, e allentare il controllo statale, potrebbe innescare un
meccanismo autoctono di produzione e così sviluppare consumi interni e inoltre
stimolare investimenti stranieri
nino ha detto...
chi produce a cuba non riceve
un salario miserrimo da 225, ma tra i 600 e gli 800 pesos, che sono decisamente
meglio.
Se le autorità cubane seguissero i consigli indicati in questo post, per loro
sarebbe la fine, si suiciderebbero. Si scatenerebbe, infatti, senza ombra di
dubbio,un'inflazione pazzesca, dal momento che le monete dei turisti non
passerebbero per le tiendas in cuc, come è oggi, ma si riverserebbero
nell'economia , proprio come agli inizi del periodo speciale.
Si avrebbe un'iperinflazione alla yugoslava o alla repubblica di weimar. Con
tutte le conseguenze che implica.In questo modo invece di beneficiare la
società cubana la ammazzeresti. Per cosa? Perchè non hai pazienza.
Pazienza? a parte che i salari
di 600/800 pesos sai solo tu chi li guadagna... ma anche così fosse al cambio
odierno di 24 per 1 CUC parliamo di 25/35 CUC mese. Sei mai andato a fare la
spesa a Cuba? Sono salari miserabili, non garantiscono la sopravvivenza, e non
parlo di tiendas in CUC, anche se vai in un mercato in CUP una famiglia di 3 o
4 persone non mangia per più di 10 giorni facendo economia... dal dopoguerra ad
oggi paesi occidentali hanno vissuto e prosperato cavalcando l'inflazione, in
emergenza una inflazione alta è il male minore, interi stati hanno ripreso una
produttività positiva facendo circolare moneta, inoltre l'economia cubana si
sta suicidando da sola, altro che avere pazienza...
nino ha detto...
il tuo è un ragionamento
semplicistico, che non fa i conti con tutte le incognite presenti. Tu aumenti
il salario a 300 cuc e pensi che con questo salario sia possibile fare la spesa
nelle tiendas in cuc e nei mercati agropecuari, dove oggi si paga in pesos.
Dimentichi,però, quello che si è verificato nel periodo speciale, quando il
denaro dei turisti , l'unica risorsa della cuba di quel tempo, introdotto nella
società ha alzato fino a 150-200%l'inflazione. Soltanto l'introduzione della
doppia moneta ha permesso lo sgonfiamento della massa monetaria.
Rifare di nuovo questo errore per le autorità cubane, considerato che i turisti
sono 2 milioni e mezzo, non sarebbe saggio. Per cui sei costretto ad avere
pazienza. Ce l'hanno i cubani, non capisco perchè non debba avercela tu!
La pazienza dei cubani è dovuta
agli aiuti dei famigliari all'estero o ai lavoretti "in nero" che
saltuariamente riescono a racimolare. Ma fino a quando? La doppia moneta aveva
senso negli anni '90, oggi è una discriminante assurda se non si forniscono generi
alimentari basici in CUP, la graduale eliminazione della quota statale peggiora
pesantemente le cose. La mia poca pazienza è dovuta dalla constatazione che un
paese potenzialmente benestante continua a sgretolarsi per la cattiva gestione
economica e sociale, che nulla ha a che vedere con il partito unico, ma solo ad
anacronistiche ideologie di ottuagenari dirigenti senza alcun valore pratico.
Il mio desiderio resta quello di una Cuba socialista nei fatti e prospera nella
quotidianità.