L’arrivo all’Havana dell’
Ana Cecilia, il cargo partito da Miami mercoledì scorso dalla Florida, ha
aperto un servizio diretto dagli USA a Cuba, che non ha precedenti simili da 50
anni.
Con 24 ore di ritardo,
dovuti alla compilazione errata di alcuni documenti necessari per attraccare a Cuba, la nave è approdata venerdì mattina con un carico di aiuti umanitari, la
maggioranza dei quali inviati da privati cittadini alle loro famiglie residenti
sull’isola, così come da alcune organizzazioni non governative e non commerciali
presenti in Florida.
I destinatari dei pacchi
potranno ritirarli al porto o farseli consegnare a domicilio dalla società
statale Cubapack.
Questi viaggi avranno una cadenza regolare,
settimanale o quindicinale a seconda della richiesta dei clienti.
Le merci che si possono
spedire, a scopo non commerciale, includono medicine, abbigliamento, cibo,
elettrodomestici, mobili, materiale elettrico, pezzi di ricambio per veicoli e
generatori elettrici.
Purtroppo bisogna segnalare
che la stampa ufficiale cubana non ha accennato a questo nuovo servizio. Ovviamente
questa riserva non ha alcun senso, visto
che la notizia si è rapidamente diffusa tra la popolazione, con lo scopo di
ridicolizzare una “censura” che provoca solo cattiva pubblicità agli organi di
stampa ufficiali, i quali al contrario dovrebbero promuovere questa iniziativa
come un passo verso la normalizzazione dei rapporti tra Cuba e il vicino
americano.
Nessun commento:
Posta un commento