Juanita Castro, sorella di Fidel e Raul oltre che di Ramon, Angelita, Emma e Agustina (una famiglia numerosa, 3 figli e 4 figlie), vive in esilio a Miami dal 1964, da quando, intollerante alle prepotenze di Fidel nel governare Cuba, raggiunse gli Stati Uniti passando dal Mexico.
Da allora ha gestito una farmacia a Miami, oggi ritiratasi all'età di 76 anni, ha scritto un libro sulla sua famiglia e sui retroscena dell'avvento di Fidel alla guida di Cuba.Un documentario di Univision-Noticias 23, ha svelato tra le altre cose che la stessa Juanita ha collaborato con la CIA nella decade degli anni '60. Nel libro che sta uscendo in Sudamerica "Fidel e Raul, i miei fratelli" rivela aspetti finora sconosciuti della sua famiglia e dei tetroscena che portarono al trionfo della rivoluzione e della figura di Fidel.
Durante i primi anni '60 la CIA pianificò numerosi tentativi di assassinare Fidel Castro, decapitare il suo governo e sabotare l'economia dell'isola.
Fidel sostiene, come afferma nel documentario di Oliver Stone "Looking for Fidel", di aver subito 674 attentati alla sua persona.
Juanita ha criticato pubblicamente il governo di suo fratello da quando scappò da Cuba nel 1964. Nell'intervista a Univision afferma che la sua famglia era una delle tante di Cuba sino a quando Fidel e Raul decisero di attaccare la caserma Moncada a Santiago de Cuba nel 1953, battaglia che ancora oggi è celebrata dal regime come l'inizio della rivoluzione.
Dopo il rovesciamento della dittatura di Batista nel '59, Juanita si occupò di costruire cliniche e ospedali da campo.
Però presto la rivoluzione iniziò a uccidere e incarcere i suoi oppositori e a confiscare proprietà private.
"Io iniziai a disincantarmi quando vidi tanta ingiustizia e mi dissi: questo non è possibile, si stanno sbagliando, qualcuno quì sta facendo la cosa sbagliata", afferma nel programma televisivo, "avevamo la tendenza di incolpare sempre qualcun altro, ma gli ordini arrivavano da Fidel, il Che e Raul".
Juanita ha parlato l'ultima volta con Raul il giorno prima della sua fuga in Mexico, il 18 Giugno 1964. Dieci giorni dopo denunciò il regime di suo fratello in una conferenza stampa: "La persona che vi sta parlando è Juanita Castro Ruz, sorella del primo ministro della Cuba comunista, Fidel Castro."
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