07 settembre 2009

La politica di Cuba: "Paz sin fronteras", lasciamo da un lato l'intolleranza

di Pedro Argüelles Morán dal blog Voz tras las rejas

In relazione alla visita di Juanes sull'isola, si è scatenato tra alcuni compatrioti dentro e fuori l'isola, una spiacevole reazione di intolleranza e rifiuto. Questo ha portato ad azioni di intransigenza che, per me, non sono in sintonia con l'essenza e lo spirito della democrazia.

In cosa si differenziano queste azioni recalcitranti da quelle che quotidianamente e in modo sistematico e istituzionale, commette il regime castrista?
Per voi forse esistono dittature di destra e di sinistra?
Regimi civili o militari?
Per me non è così, c'è la dittatura, punto.

Forse Juanes viene a cantare per il tiranno nel suo compleanno, o alla nomenclatura che vive in un capitalismo di lusso?
Fratelli, vi chiedo per favore di analizzare questa posizione intollerante che serve solo allo stesso regime castrista per alimentare l'odio e giustificare i suoi atti crudeli, inumani e degradanti verso la stessa popolazione per la quale Juanes canterà.

Compatrioti, non si possono esigire morali in "pantaloncini" e se si lotta civilmente per una nuova Cuba, che sia di tutti, con tutti e per il bene di tutti, dobbiamo partire dal presupposto di nobilitare e rendere dignitosi i principi democratici e lasciare l'intolleranza al regime comunista dell'Havana.

Pedro Argüelles Morán, gruppo dei 75, Prigione provinciale di Canaleta, Cuba.

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