di Reinaldo Escobar da Desde Aqui
Yoani ha già raccontato sul suo blog Generaciòn Y i dettagli delle “ramanzine” che abbiamo dovuto ascoltare entrambi in una stazione di polizia dalla voce di due ufficiali del Ministero degli Interni.
Siccome sono di digestione lenta, ho tardato a commentare i fatti, farò solo alcune domande sulle parole che hanno attirato di più la mia attenzione: “Lei e declassificato per qualunque dialogo con le autorità cubane.”
Chiedo scusa se non sto citando esattamente, però come si sa, loro non hanno voluto metterlo per iscritto.
Ecco le mie domande:
Siamo alla vigilia di un dialogo con le autorità?
Esiste un’agenda per questo dialogo?
I punti di dialogo dell’agenda saranno stabiliti solo da chi detiene il potere?
Il Ministero degli Interni può decidere chi è qualificato per avere un dialogo con le autorità cubane?
Sono gli ufficiali del MINIT le autorità con le quali dialogare?
Dove ci sono persone “declassificate” è perché esiste un “classificatore”.
Quali sono i requisiti necessari per dialogare con le autorità? Queste norme sono segrete o sono regole?
Chi sarà qualificato per un dialogo che non finisca con un monologo o con un coro dove tutti sono perfettamente coordinati per dire la stessa cosa?
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