Grazie Stefano, ecco l'articolo.
Roberto è ideatore de “La isla grande“, un blog molto interessante che consiglio a tutti di visitare, interamente dedicato a Cuba.
1. Ciao Roberto e grazie mille per aver trovato il tempo per l’intervista! Mi parli del tuo progetto “La Isla Grande”?
Il progetto nasce da una mia esigenza personale, (sono sposato con una donna cubana e abbiamo una bimba italo-cubana) quella di divulgare in Italia, notizie ed informazioni alternative, tradotte in italiano, che non si trovano sui tradizionali mezzi di informazione. Soprattutto raccolgo notizie navigando in rete sui blog di cubani, sia dell’isola che del resto del mondo, per cercare di raccontare la difficile realtà cubana e promuovere un cambiamento economico e sociale sull’isola.
2. Qual’è l’attuale situazione politica a Cuba?
Al momento, da quando Raul Castro è succeduto al carismatico fratello Fidel, sembra che ci sia il desiderio da parte del goveno di aprirsi a relazioni internazionali, concedendo alcune “apparenti” riforme, come ad esempio la legalizzazione del possesso di telefoni cellulari e computer, anche se, con i salari ufficiali che ragggiungono un massimo di 15, 20 $ al mese, difficilmente un cubano può permetterselo. La reltà più dolorosa è comunque la repressione verso ogni forma di libero pensiero e di espressione.
3. E le condizioni economiche e sociali dei Cubani?
Economicamente esistono sull’isola due monete: il Peso cubano e il Peso convertibile (chavito o CUC) equivalente circa a 25 Pesos cubani. I salari dei cittadini sono in Pesos cubani, un medico può arrivare a guadagnare 400, 500 Pesos cubani (massimo 20 CUC). Il paradosso è che per acquistare beni di prima necessità come carburanti, olio, burro, carne, sapone, etc. bisogna recarsi in quei supermercati dove si paga solo in CUC. Considerando che 1 lt. di olio costa circa 2,30 CUC e che la benzina oggi raggiunge 1,5 CUC/litro, si può ben capire come sia difficile per il cittadino medio mantenere una vita dignitosa.
4. Ora vorrei tornare su argomenti più frivoli e “approfittare” di te per avere qualche consiglio su come organizzare un viaggio a Cuba. Al di là delle mete turistiche proposte dai vari tour operator, quali sono i luoghi culturalmente o paesagisticamente più interessanti da visitare a Cuba?
Se si è appassionati della rivoluzione castrista le località interessanti sono molte. La Sierra Maestra, teatro delle battaglie tra l’esercito di Batista e i rivoluzionari di Fidel e del Che, Santa Clara dove si trova il mausoleo del Che. A Santigo de Cuba si può visitare la “Santità del Cobre“, una cattedrale del periodo coloniale, meta di pellegrinaggio per molti cubani. Trinidad, famosa per le sue stradine coloniali o Isla della Gioventù meta per i sub da tutto il mondo. Infine una meta meno tradizionale, Baracoa, in provincia di Guantanamo, la spiaggia dove Cristoforo Colombo toccò per la prima volta la terra di Cuba.
5. Cuba è cultura, passione e arte ma anche spiagge meravigliose e un mare fantastico! Quali le più belle?
Esistono diverse tipologie di spiagge più o meno turistiche. Oltre a Varadero, Playa dell’Est, Cayo Coco o Cayo Largo e altre famose località, io segnalo una spiaggia meno conosciuta, ma che secondo me è tra le più belle di Cuba, Guardalavaca, in provincia di Holguin. La preferisco prima di tutto perchè, oltre ad una spiaggia finissima ed il classico mare crisatllino, alla spiaggia possono liberamente accedere i cubani, prerogativa proibita in altre località come Varadero o i Cayos dove i cubani non possono entrare.
Per finire, tutto questo dipende da quello che si cerca. Se si è giovani, avventurosi, l’Havana o Santiago sono mete obbligate, da dove magari muoversi nell’entroterra ed esplorare zone meno battute. Per chi invece vuole solamente rilassarsi al sole, le spiagge dei Cayos sono perfette. Per chi invece ha una famiglia con bambini, Guardalavaca e le spiagge adiacenti sono l’ideale.
6. Per finire, che consigli ti sentiresti di dare a chi vuole visitare la splendida Cuba per la prima volta?
Se si è giovani, sicuramente approdare per qualche giorno all’Havana. Poi, magari organizzandosi in modo indipendente si può noleggiare un’auto e viaggiare lungo l’isola verso Oriente. Se si sceglie di muoversi con un’auto a noleggio bisogna prepararsi bene, può essere difficile. Le strade non sono proprio in perfette condizioni, alcuni tratti sono davvero malridotti, i segnali stradali sono quasi inesistenti, tra un distributore di benzina e l’altro, lungo le strade provinciali, si percorrono lunghi tratti, anche di 200 km, quindi attenzione al rifornimento. Allo stesso modo non è facile trovare eventualli officine, bisogna essere molto pazienti. Per il soggiorno si trovano sistemazioni economiche e dignitose nelle “case particular” (le nostre pensioni) dove con 30, 40 CUC si soggiorna comodamente, si può mangiare nelle “paladar” (trattorie) dove si trova pesce e carne a prezzi abbordabili.
Se si vuole passare una vacanza più rilassata, la prima volta consiglio comunque una struttura alberghiera o un villaggio “all inclusive”, tra i più efficenti al mondo. Anche se la vita da villaggio è la stessa in qualunque parte del mondo. Si ha una visione un pò falsata di un paese, si può però entrare in contatto con la realtà cubana, con il popolo… Poi la seconda volta si è più consapevoli e si può scegliere in modo più approfondito.
Infine da sottolineare l’assenza di una delinquenza diffusa, problema comune in altri paesi del centro e sudamerica. Certo si può incontrare il piccolo truffatore o ladruncolo, però è un paese decisamente sicuro, dove poter circolare tranquillamente sia di giorno che di notte.
7. Grazie infinete Roberto!
Grazie a te. Vorrei concludere dicendo che Cuba è un paese unico al mondo, i 50 anni di isolamento dal resto del pianeta lo rende unico esempio di sopravvivenza alla indiscriminata diffusione dei viaggi di massa. Dove il paesaggio non è ancora totalmente deturpato dalla speculazione edilizia selvaggia e dove il rapporto con la gente può essere ancora vero ed emozionante.
1 commento:
Grazie a te Rob per aver condiviso sul mio blog le tue conoscenze.
Ciao
Stefano
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