di Alessandro Ruta da La Gazzetta dello Sport.it
Ieri 6 Settembre alle 20:00 si è svolta la storica partita (non si conosce ancora il risultato), per la qualificazione ai mondiali del 2010, tra la nazionale di Cuba e quella degli USA (nella foto mentre arrivanao all'aeroporto Josè Martì dell'Havana).
Sessantuno anni. Tanti ne sono passati dall'ultima volta in cui una squadra statunitense di calcio ha messo piede sull'isola di Cuba. Una vita, in pratica. Domani, tuttavia, la "maledizione" si romperà. Un segno dei tempi. Già, perché in programma c'è una partita di pallone tra la Nazionale maggiore degli Usa e, appunto, quella caraibica. In palio, tre punti nel girone di qualificazione ai Mondiali del 2010.
IL PRECEDENTE. Già nel 1991 una squadra statunitense era stata a Cuba. Ma si trattava dell'Under 21; l'occasione, i Giochi Panamericani. Una goccia nel mare, tuttavia, ripensando all'embargo Usa che tutt'ora resiste nell'isola. Alle 20 ora locale, domani, tocca ai "più grandi". Una sfida apparentemente senza storia, vista la tradizione di Team Usa, e il livello semi-amatoriale, di contro, dei cubani. I ragazzi statunitensi partiranno oggi da Miami, dove sono stati in ritiro per una settimana, con destinazione L'Avana.
TOCCATA E FUGA. Avranno poco tempo, comunque, per fare i turisti. Ma il presidente della Federcalcio Usa, Sunil Gulati, si è detto contento per questa apertura: "E' una situazione unica nella storia. L'obiettivo, tuttavia, è portare a casa i tre punti - ha dichiarato al NY Times -. Se i ragazzi sono soddisfatti del programma? Loro sanno benissimo il rapporto che c'è con Cuba. Non credo che si perderanno granché". Allenamento, partita, e subito rientro in patria. Come è la prassi, d'accordo, ma dopo sessantuno anni, forse, si poteva fare qualcosa in più.
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