10 settembre 2008

Vivere a Cuba: chi vuole mantenere la posizione dura riguardo le sanzioni...

di Marc R. Masferrer da Uncommon Sense
Coloro che si oppongono per la sospensione dei limiti di viaggio e delle rimesse da parte degli Stati Uniti, in modo da poter meglio aiutare i membri della famiglia che soffrono a causa degli uragani e Gustav e Ike, stanno trovando una facile via d'uscita.

Una migliore idea, essi sostengono, è per la comunità internazionale porre sotto pressione la dittatura di Castro affinchè posa accettare gli aiuti umanitari provenienti dagli Stati Uniti.
Sono d'accordo, la dittatura dovrebbero essere tenuta sotto pressione, se non svergognata, per poter avere aiuti.
Il fatto è che questo è anche un riflesso della malvagità di un regime che è più preoccupato per perseguire con il controllo del potere, che per il benessere del popolo cubano.

Ma molti sostengono che “rimanere duri” nel proibire i permessi di viaggio e di rimesse, può essere il modo per far dire alla dittatura, "No." Così, n questo modo, i sostenitori della linea dura potranno dire: "ve lo avevamo detto", riferendosi alla dittatura, è più una questione interna della politica americana, più che la volontà di aiutare il popolo cubano.

Che cosa offrono i sostenitori della linea dura, dopo Gustav e Ike, per fornire un aiuto pratico a coloro spazzati via o allagati nelle loro case, dalle tempeste?

Nulla, tranne le loro auto-soddisfazione.

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