02 agosto 2008

Vivere a Cuba, Yoani: carnevali

traduzione Gordiano Lupi
amm. tecnica Sacha Naspini

Il lungomare avanero si prepara per i carnevali. Nella Piragua (1) vari tendoni si presentano come ristoranti di cucina internazionale e spuntano fuori chioschi colorati per tutta la zona costiera. Si possono già vedere - nei marciapiedi e nei porticati - le strutture metalliche che verranno utilizzate come tribune, mentre le comparse adattano le coreografie che metteranno in scena a partire da venerdì.

Per colpa dei successivi cambi di data che hanno subito le nostre feste popolari, siamo un popolo che non sa molto bene quando cominciano i propri carnevali. Ci prende di sorpresa l’annuncio che stanno per cominciare e neanche ci delude troppo quando dicono che sono sospesi. Ricordo che nell’estate del 2006 siamo rimasti con i carri dipinti, perché i ritmi delle danze avanere (2) non andavano bene nel triste scenario della malattia di Fidel Castro.

Per fortuna, quest’anno le comparse ci travolgeranno. Vivremo un carnevale schizofrenico: la maggior parte dei prodotti saranno venduti in moneta convertibile e una piccola porzione di divertimenti sarà riservata a chi possiede soltanto pesos cubani. La nostra baldoria non è più, a causa della violenza e della marginalità, un appuntamento per tutta la famiglia. Però anche così, resta un momento per scrollarsi di dosso gli ordini, le ristrettezze e le aspettative frustrate. Ballare è un magnifico modo per dimenticare.

E così avremo il festeggiamento, in quello stesso perimetro di costa dove - quattordici anni fa - gli avaneri mostrarono la loro non conformità durante una protesta collettiva (3). Berremo intorno al muro che ha sentito la preoccupazione delle zattere improvvisate dirette verso nord. Avremo salsa e reggaetón, nello stesso viale marittimo che da diversi mesi non vede passare una manifestazione gridando slogan e agitando bandierine. In questo lungomare che ci ha visto gridare, partire e fingere, andiamo - per questi giorni - a divertirci.

Nota del traduttore:
(1) La Piragua è una zona del Malecón.
(2) Ho tradotto congas habaneras con ritmi delle danze avanere. In realtà la conga è il tipico ritmo del carnevale cubano, allegro, festoso e ritmato.
(3) Yoani fa riferimento agli incidenti sul Malecón del 1994, sedati da Fidel Castro in persona.

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