Quando sentiamo parlare di "Operacion Maceta", Subito la associamo a qualche offensiva del regime contro i piccoli affari illegali. Subito l’allarme corre di casa in casa, tutti si affrettano a nascondere o far scomparire qualunque cosa possa rappresentare un problema nel caso in cui la polizia dovesse scovare qualcosa posseduta illegalmente dal privato cittadino.
La nuova offensiva nei confronti di imprese statali e dei proprietari di automobili è denominata: “Dove è la mia auto?” Il responsabile, come al solito, è il Ministero dell'Interno (MININT) e di registrazione dei veicoli. Questa nuova misura prevede la confisca di quelle autovetture acquistate o modificate senza le necessarie autorizzazioni da parte dello Stato.
Lunedi, 4 agosto sono iniziati i controlli e le re-iscrizioni dei veicoli per l'anno 2008. Le vetture sono ispezionate e identificate con un bollo posto sul parabrezza. Anche se i media ne hanno parlato poco, il commento popolare ha sollevato preoccupazioni nei proprietari di auto sia legali che illegali.
I proprietari di auto illegali sono quei cittadini che hanno acquistato auto o motocicli che non consentono il trasferimento di proprietà.
Vengono classificati tra i mezzi che non necessitano un passaggio di proprietà, quelli venduti o assegnati dalla rivoluzione, dal 1961 fino alla data prevista.
Per ora, si re-iscrivono i veicoli statali e quelli immatricolati prima del 1960, necessariamente coinvolti in un trasferimento di proprietà.
Secondo le nuove regole, quelle automobili di Stato o private, con un motore o una carrozzeria che non corrisponde con il veicolooriginale, saranno sequestrati. Lo stesso accadrà a quei veicoli dello Stato passati poi ad altre società senza la preventiva autorizzazione da parte dello Stato.
Il punto più controverso è verso quele persone che hanno acquistato un veicolo attraverso un secondo od un terzo passaggio.
Si dovranno restituire le centinaia di migliaia di automobili vendute nel mercato informale al suo originario proprietario?
Possiamo ritenere che il titolare di un auto, libero cittadino non può disporre dei propri beni?
Che conflitto creerebbe la nuova offensiva se segue così come previsto?
Non è un segreto per nessuno che le autovetture Lada e Moscovich hanno un costo nel mercato informale tra 3.000 e 10.000 pesos convertibili (CUC). Se pensiamo che, tra il vero proprietario della vettura e l'ultimo che la ha acquistata, la mggior parte delle auto ha passato vari proprietari, chi sarebbe il responsabile di fronte alla giustizia per rappresentare "il proprietario“?
Se i proprietari sono morti o hanno lasciato il paese illegalmente, e la macchina passa per successione ai figli ed ai nipoti del defunto, chi rappresenterà i defunti?
È preferibile che lo Stato ed i suoi dipendenti dell'ufficio immatricolazione siano disposti a chiudere un occhio. Perché chiedere: dov'è la mia auto? in un sistema dove il governo prevede che niente è di nessuno.
La nuova offensiva nei confronti di imprese statali e dei proprietari di automobili è denominata: “Dove è la mia auto?” Il responsabile, come al solito, è il Ministero dell'Interno (MININT) e di registrazione dei veicoli. Questa nuova misura prevede la confisca di quelle autovetture acquistate o modificate senza le necessarie autorizzazioni da parte dello Stato.
Lunedi, 4 agosto sono iniziati i controlli e le re-iscrizioni dei veicoli per l'anno 2008. Le vetture sono ispezionate e identificate con un bollo posto sul parabrezza. Anche se i media ne hanno parlato poco, il commento popolare ha sollevato preoccupazioni nei proprietari di auto sia legali che illegali.
I proprietari di auto illegali sono quei cittadini che hanno acquistato auto o motocicli che non consentono il trasferimento di proprietà.
Vengono classificati tra i mezzi che non necessitano un passaggio di proprietà, quelli venduti o assegnati dalla rivoluzione, dal 1961 fino alla data prevista.
Per ora, si re-iscrivono i veicoli statali e quelli immatricolati prima del 1960, necessariamente coinvolti in un trasferimento di proprietà.
Secondo le nuove regole, quelle automobili di Stato o private, con un motore o una carrozzeria che non corrisponde con il veicolooriginale, saranno sequestrati. Lo stesso accadrà a quei veicoli dello Stato passati poi ad altre società senza la preventiva autorizzazione da parte dello Stato.
Il punto più controverso è verso quele persone che hanno acquistato un veicolo attraverso un secondo od un terzo passaggio.
Si dovranno restituire le centinaia di migliaia di automobili vendute nel mercato informale al suo originario proprietario?
Possiamo ritenere che il titolare di un auto, libero cittadino non può disporre dei propri beni?
Che conflitto creerebbe la nuova offensiva se segue così come previsto?
Non è un segreto per nessuno che le autovetture Lada e Moscovich hanno un costo nel mercato informale tra 3.000 e 10.000 pesos convertibili (CUC). Se pensiamo che, tra il vero proprietario della vettura e l'ultimo che la ha acquistata, la mggior parte delle auto ha passato vari proprietari, chi sarebbe il responsabile di fronte alla giustizia per rappresentare "il proprietario“?
Se i proprietari sono morti o hanno lasciato il paese illegalmente, e la macchina passa per successione ai figli ed ai nipoti del defunto, chi rappresenterà i defunti?
È preferibile che lo Stato ed i suoi dipendenti dell'ufficio immatricolazione siano disposti a chiudere un occhio. Perché chiedere: dov'è la mia auto? in un sistema dove il governo prevede che niente è di nessuno.
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