Sono stati molti i doni che Fidel Castro ha ricevuto lo scorso Mercoledì 13 agosto, per celebrare il primo compleanno del suo nuovo status di presidente pensionato. Un video mostra il piccolo Elian Gonzalez (chi non ricorda la famosa disputa tra gli USA e Cuba, quando Elian a bordo di una imbarcazione di fortuna, raggiunse le coste di Miami, mentre nello stesso disperato viaggio sua madre morì. Alla fine, dopo la richiesta da parte del padre, rimasto a Cuba, di rimandare il bambino sull’isola, con una operazione militare dell'esercito statunitense, venne strappato a forza dalla casa degli zii, dove era stato accolto, e rimandato a Cuba da suo padre. R.F.) che sale al “Pico Turquino“ (il più alto monte di Cuba, situato nella Sierra Maestra, in provincia di Santiago di Cuba, dove è situata una statua di Josè Martì. R.F.).
Elian al momento della "liberazione" da parte dell'esercito USA.
Per immortalare la salita al monte di Elian, è stato necessario mobilitare un equipaggio di guide esperte, cameramen, promotori della “Unione dei Giovani Comunisti“, un'ambulanza nel caso in cui qualcuno ne avesse avuto bisogno durante l’ascesa al monte) e diversi autobus che portarono, per parte del cammino, alcuni scalatori.
Era già passato mezzogiorno quando il gruppo, formato anche da dirigenti della “Unione dei Giovani Comunisti“, e pionieri del partito giunsero alla vetta. Elian accompagnato da suo padre, è stato tenuto lontano dalle telecamere.
Fino al momento in cui il ragazzo è stato collocato accanto al busto di Jose Marti per scattare le foto da donare "all’anziano" (Fidel). E 'stato solo in quel momento che qualcuno ha notato che Eliancito indossava un pullover con una grande aquila sul petto, forse uno di quei disegni giapponesi Yuhi-Oh! Che molto piacciono agli adolescenti della sua età.
L'allarme si diffuse tra tutti i presenti, cosa penserà il compagno Fidel se vede il suo Elegguà (santo-bambino della religione Yoruba, equivalente a San Antonio di Padova nella religione cattolica R.F.) vestito con un simbolo imperialista? La soluzione è stata quella di fargli cambiare il maglione, ma il giovane si è rifiutato fermamente di farlo. Anche il padre non voleva nascondere l'enorme Rolex d'oro che indossava, ma le telecamere hanno comunque "dovuto" evitare di riprenderlo.
Non dovevano esserci ambulanze e autobus, si doveva evitare di dare l’impressione che tutto fosse stato organizzato a puntino, ma doveva sembrare il desiderio spontaneo di Elian di voler salire sino al monte Turquino.
Questo è stato ciò che ha visto il convalescente ex comandante in capo Fidel: un giovane uomo che ha ripercorso lo stesso cammino che lui percorse negli anni della rivoluzione, insieme ad un aquila che gli strizzava l’occhio dal suo petto.
Elian al momento della "liberazione" da parte dell'esercito USA.
Per immortalare la salita al monte di Elian, è stato necessario mobilitare un equipaggio di guide esperte, cameramen, promotori della “Unione dei Giovani Comunisti“, un'ambulanza nel caso in cui qualcuno ne avesse avuto bisogno durante l’ascesa al monte) e diversi autobus che portarono, per parte del cammino, alcuni scalatori.
Era già passato mezzogiorno quando il gruppo, formato anche da dirigenti della “Unione dei Giovani Comunisti“, e pionieri del partito giunsero alla vetta. Elian accompagnato da suo padre, è stato tenuto lontano dalle telecamere.
Fino al momento in cui il ragazzo è stato collocato accanto al busto di Jose Marti per scattare le foto da donare "all’anziano" (Fidel). E 'stato solo in quel momento che qualcuno ha notato che Eliancito indossava un pullover con una grande aquila sul petto, forse uno di quei disegni giapponesi Yuhi-Oh! Che molto piacciono agli adolescenti della sua età.
L'allarme si diffuse tra tutti i presenti, cosa penserà il compagno Fidel se vede il suo Elegguà (santo-bambino della religione Yoruba, equivalente a San Antonio di Padova nella religione cattolica R.F.) vestito con un simbolo imperialista? La soluzione è stata quella di fargli cambiare il maglione, ma il giovane si è rifiutato fermamente di farlo. Anche il padre non voleva nascondere l'enorme Rolex d'oro che indossava, ma le telecamere hanno comunque "dovuto" evitare di riprenderlo.
Non dovevano esserci ambulanze e autobus, si doveva evitare di dare l’impressione che tutto fosse stato organizzato a puntino, ma doveva sembrare il desiderio spontaneo di Elian di voler salire sino al monte Turquino.
Questo è stato ciò che ha visto il convalescente ex comandante in capo Fidel: un giovane uomo che ha ripercorso lo stesso cammino che lui percorse negli anni della rivoluzione, insieme ad un aquila che gli strizzava l’occhio dal suo petto.
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