da Dire Giovani
Una cubana campionessa di pallavolo femminile nella squadra italiana. Non è possibile? E invece sì, basta chiamarsi Taismary Aguero, essere una delle più forti giocatrici al mondo, essere scappata da Cuba e aver sposato un italiano.
Nata a Sancti Spiritus, Cuba, il 5 marzo del 1977, la Aguero si è avvicinata alla pallavolo grazie a una allenatrice del suo paese. Nel 1993 è riuscita a entrare nella nazionale cubana giovanile ed è stata nominata miglior giocatrice del Mondiale juniores. Nel 1995 ha debuttato, come palleggiatrice, con la maglia della nazionale maggiore. Con Cuba ha vinto due Olimpiadi, nel 1996 e nel 2000, e un Mondiale, nel 1998.
Nel 2001 la decisione della vita: abbandonare la nazionale cubana al torneo di Montreux, in Svizzera, e fuggire in Italia per amore (poi finito).
Nel frattempo ha cambiato il suo posto in campo, da alzatrice a opposto, anche se grazie alla sua versatilità e alla sua elevazione (si alza fino a 330 centimetri in attacco e 312 a muro) è in grado di ricoprire qualsiasi ruolo. Nel 2003 ha subito un brutto infortunio a un ginocchio.
Durante la riabilitazione ha conosciuto Alessio Botteghi, fisioterapista, ed è proprio grazie a lui, sposato nel 2005, che l'Aguero ha ottenuto la cittadinanza italiana nel settembre 2006. Nel giugno scorso la convocazione di Barbolini per il Grand Prix. E poi l'Europeo da leader. Tai ha letteralmente trascinato la nazionale azzurra al successo, vincendo non solo l'oro ma anche il premio come miglior giocatrice del torneo.
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