09 agosto 2008

Vivere a Cuba, Yoani: Piccoli diseredati

blog Generaciòn Y traduzione Gordiano Lupi amm. tecnica Sacha Naspini

Da piccola non potevo pronunciare il nome di questo circolo infantile vicino a casa mia. Ancora oggi - con gli studi di fonetica conclusi - la parola “proletarini” mi causa difficoltà di pronuncia. Come faranno i piccolini che si trovano là dentro a pronunciare il nome del loro Kindergarten? Non preferirebbero un concetto più tenero come “Maripositas”, “Rayitos de sol” o “Blancanieves” a questa definizione classista e antiquata?

Lo spavento maggiore può venire dopo, quando ormai saranno in grado di leggere e troveranno in un dizionario il significato di questa parola così strana che si trova appesa all’ingresso. Come prima accezione di “proletari” scopriranno che si tratta di esseri “diseredati, che non possiedono beni” e proveranno fastidio verso coloro che li imbrogliarono la lingua e, soprattutto, li condannarono a non avere proprietà.

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