27 luglio 2008

Vivere a Cuba: l'autocensura

di Reinaldo Escobar blog Desde Aquì

Recentemente ho avuto l’occasione di essere invitato ad una festa dove si riunivano un gruppo di giovani giornalisti recentemente graduati. C’era un’animata discussione con Frida Kahlo (era una celebrazione di costumi), che sosteneva che il problema principale della stampa cubana non fosse la censura, ma l’auto censura.

Frida mi ha assicurato che nel “media” in cui lavorava da quasi due anni, non ha conosciuto nessun giornalista al quale sia stato rifiutato un articolo per censura, il problema è che la gente non ha il coraggio di andare oltre.

Io sono stato tentato di raccontarle la mia storia personale, e di convincerla che l’auto censura non è altro che il riflesso condizionato generato dall’esercizio continuato della censura. Però non volevo peccare di vanità e mi sono limitato a domandarle: Così la soluzione sarebbe quella di sottoporre a terapia quie giornalisti che stanno soffrendo questa inspiegabile patologia?

Frida ha preferito non rispondere alla mia provocazione ed è andata a salutare Trostky che arrivò in quel momento accompagnato da John Lennon.

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