27 luglio 2008

La polticia di Cuba: il 26 Luglio, secondo Raul Castro

da Penùltimos Dias

Il discorso di Raul Castro in occasione del 55° anniversario dell’attacco alla caserma Moncada del 26 Luglio 1953.


Le ripercussioni sono piuttosto pessimiste. “Raul Castro dipinge un futuro a tinte fosche che colpirà il popolo cubano”, dice El Mundo. “Raul offre poche promesse per il futuro”, El Nuevo Herald. “Raul Castro mette in guardia i cubani sui momenti difficili dell’aggiustamento economico”, titola AFP.
Per Soitu.es “Raul toglie decibel al volume delle riforme”.
Di seguito una sintesi del discorso tratta dal El Pais.


Il presidente cubano Raul Casto, ieri Sabato 26 Luglio 2008, ha affermato nel discorso di apertura del “Giorno della ribellione nazionale, tenutosi di fronte alla caserma Moncada di Santiago di Cuba, davanti a circa 10000 persone, che “Cuba non trascurerà mai la sua difesa, qualunque sia il risultato delle elezioni negli Stati Uniti“.

La celebrazione, alla quale hanno assistito le massime cariche dello Stato cubano, è stata presieduta da un grande crtello con una foto di Fidel e lo slogan: “vittoria delle idee”.La giornata della Ribellione Nazionale, commemora il 55° anniversario del fallito attacco alla caserma Moncada di Santiago di Cuba, da dove il giovane Fidel e un gruppo di giovani iniziarono una rivolta per rovesciare il dittatore Fulgencio Batista. Il tentativo fallì, ma ispirò la fondazione del “Movimento 26 di Luglio”, che anni più tardi conquistò il potere sotto la guida di Fidel Castro.

Nel suo discorso di Sabato, che non durò un’ora, Raul, ha esaminato alcune delle riforme attuate negli ultimi mesi in vari settori, come l’uso per gli agricoltori di parte delle campagne, le modifiche all’assistenza sociale che aumenterà in cinque l’età minima di pensionamento.

Un ufficiale ha inoltre affermato che la rivoluzione continuerà a garantire il minimo indispensabile per la popolazione, nonostante la crisi internazionale, ma bisogna aspettarsi anche cattive notizie per il futuro.

“Non importa quanto grande sia il nostro desiderio di risolvere ogni problema, non possiamo spendere più di quanto abbiamo, per ottenere il massimo beneficio, è essenziale risparmiare innanzitutto il carburante”.

Tuttavia ha evidenziato alcuni risultati economici, primo fra tutti la ripresa del turismo, che negli ultimi anno aveva perso peso tra le entrate di Cuba. Nei primi sei mesi sono venuti sull’isola più di 1,3 milioni di turisti, che rappresenta un aumento del 14,8% rispetto allo scorso anno.

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