Questa scomoda infanzia civica, nella quale devo chiedere il permesso per fare quasi tutto. Non riesco ad essere maggiorenne! Prima erano i miei genitori che vegliavano su di me affinchè non mi ingoiassi un bullone o non mettessi le dite nella presa della corrente, adesso la supervisione della mia vita è dello stato. Sotto la stretta “protezione” di questo rigido tutore, non c’è molto spazio per giochi, tanto meno per uscire da soli.
In questi giorni mi vedo come un bebè coi pannolini, mentre aspetto il permesso per viaggiare a Madrid per ricevere il premio Ortega Y Gasset. L’autorizzazione per viaggiare (oggi 3 Maggio), giorno della libertà di stampa, è trattenuta da una misteriosa Approvazione della Immigrazione ed Emigrazione che non mi dà nessuna spiegazione. Per questa potente istituzione continuo ad essere una lattante alla quale non si dice che tipo di iniezione le stanno facendo.
Che voglio ho di crescere! Di diventare adulta e che mi lascino partire e rientrare a casa senza permesso!
di Yoani Sanchez sul blog Generaciòn Y
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