L’ Herald Tribune ha scritto una “story about raids”, sulle case dove viene coltivata marijuana con coltura idroponica. 135 persone sono state arrestate a Miami e in Florida. El nuevo scrive una lunga storia su ufficiali federali antidroga che affermano che “ci sono attività a Cuba per reclutare persone e farle lavorare in queste case”. Un altro ufficiale dice che immigranti cubani arrestati pagano fino a $2000 al mese per mantenere le piantagioni., poi $25.000 per le lampade. Un secondo ufficiale afferma che non esiste prova circa il reclutamento a Cuba, ma afferma che il capo di questo business a Miami è cubano-americano.
Quello che non capisco è: con questi (moderatamente pochi) soldi che pagano, perché dovrebbero lasciare Miami (rischiando di non poter tornare, affrontando più spese che possibili guadagni) e andare tutti a Cuba per cercare lavoratori?
Non c’è nulla che indichi che i cubani, nell’attuale stato delle cose, cesseranno di morire o scomparire in mare.
di Phil Peters sul blog The Cuban Triangle
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