Nel corso della notte tra mercoledì e giovedì l’uragano
Sandy ha lasciato 11 morti e ingentissimi danni nelle province orientali di
Cuba.
9 le persone decedute a Santiago e 2 a Guantanamo, oltre a numerosissimi
feriti.
Nonostante l’efficente rorganizzazione della prevenzione
di fenomeni di questa entità, i forti venti che hanno raggiunto i 170 Km/ora e
le burrascose piogge hanno devastato le due province maggiormente colpite,
oltre ad altre raggiunte più lievemente come Holguin, da dove l’uragano è
uscito da Cuba per dirigersi verso le Bahamas.
Molto ingenti i danni alle abitazioni e alle
infrastrutture ed edifici pubblici. Gli alberi sradicati, alcuni centenari
sopravvisuti a decine di uragani, si contano a centinaia: “Santiago è una città
senza alberi” ha affermato l’inviato della televisione cubana. Ospedali e
scuole danneggiati pesantemente, moltissime le abitazioni private e esercizi
commerciali inagibili. I panifici non riescono a soddisfare le richieste e a
Guantanamo i supermercati in CUC non hanno aperto, si iniziano quindi ad avere
problemi per l’approvvigionamento basico.
Nonostante la tempestiva opera di prevenzione della
Protezione Civile che ha portato all’evacuazione di 330.000 persone, 5.000 i
turisti nelle zone balneari di Guardalavaca, al momento si contano 9 decessi
tra Santiago e Guantanamo, tra questi un bimbo di 4 mesi. La maggior parte delle
morti sono state causate dal crollo di parte delle abitazioni, in alcuni casi
durante l’opera di soccorso alcune persone sono state colpite da alberi
abbattuti dal vento.
Pesanti i danni all’agricoltura, migliaia di ettari di
coltivazioni sono state distrutte. Molte infrastrutture sono state duramente
danneggiate, le comunicazioni e l’energia elettrica hanno subito interruzioni,
ancora in queste ore a Guantanamo molte zone della città sono senza elettricità.
Numerose forze di polizia sono state dislocate nelle province più colpite per
prevenire atti di sciacallaggio a danno della popolazione già drammaticamente
colpita.
In merito a Sandy il dottor Rubiera, massimo esponente della Metereologia a Cuba, ha dichiarato che a memoria d'uomo non si sono verificati uragani con caratteristiche come quelle di Sandy sul territorio cubano.
Secondo gli studi e le statistiche rilevate poi, nonostante una forza di categoria 2 della scala Saffir-Simpson la sua devastazione è stata superiore ad altri uragani di forza maggiore, fino a 4 della scala. La maggior parte degli uragani abbattutisi con forza su Cuba, hanno colpito prevalentemente la zona centrale e quella occidentale, anche quelli di categoria superiore (4 nella scala) ed hanno perlopiù lambito le coste orientali con movimento est/ovest abbattendosi poi nei territori occidentali.
Le eccezioni si sono verificate solo negli ultimi anni con gli uragani Dennis e Ike, comunque sempre diretti da oriente a occidente, che hanno colpito la zona orientale con forza 4, con un preoccupante sintomo di cambiamento nel comportamento climatico.
Sandy, passerà alla storia anche per le caratteristiche proprie della sua costituzione compatta che si è concentrata sulla zona orientale ed a potuto resistere anche all'impatto col suolo montagnoso dell'oriente cubano senza perdere minimamente di intensità.
In merito a Sandy il dottor Rubiera, massimo esponente della Metereologia a Cuba, ha dichiarato che a memoria d'uomo non si sono verificati uragani con caratteristiche come quelle di Sandy sul territorio cubano.
Secondo gli studi e le statistiche rilevate poi, nonostante una forza di categoria 2 della scala Saffir-Simpson la sua devastazione è stata superiore ad altri uragani di forza maggiore, fino a 4 della scala. La maggior parte degli uragani abbattutisi con forza su Cuba, hanno colpito prevalentemente la zona centrale e quella occidentale, anche quelli di categoria superiore (4 nella scala) ed hanno perlopiù lambito le coste orientali con movimento est/ovest abbattendosi poi nei territori occidentali.
Le eccezioni si sono verificate solo negli ultimi anni con gli uragani Dennis e Ike, comunque sempre diretti da oriente a occidente, che hanno colpito la zona orientale con forza 4, con un preoccupante sintomo di cambiamento nel comportamento climatico.
Sandy, passerà alla storia anche per le caratteristiche proprie della sua costituzione compatta che si è concentrata sulla zona orientale ed a potuto resistere anche all'impatto col suolo montagnoso dell'oriente cubano senza perdere minimamente di intensità.
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