In
questo momento di comune sofferenza, non importa l’impronta politica, l’ideologia,
le polemiche virtuali, tutti uniti si può aiutare chi ha perso quel poco che
aveva, chi non può affrontare l’emergenza da solo, chi con umiltà ringrazia per
ogni tipo di aiuto possibile. Ecco come aiutare la popolazione colpita da Sandy
a Cuba.
Dalla
Spagna:
Cuba Democracia YA! Rigoberto Carceller 656
47 03 42
A
Cuba, da consegnare personalmente entro il prossimo mercoledì alle 8 p.m. (ora
di Cuba):
Cibo
in lattina e disidratato, latte in polvere, igiene personale, candele,
batterie, lenzuola e coperte, asciugamani, pannolini, intimo e medicine.
-
Yoani Sanchez, factor 821, appartamento 14-b, tra Conill e Santa Ana, municipio
Plaza.
-
Alina Guzman, edificio B-17, appartamento 21, Zona 5, Alamar.
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Wilfredo Vallin, Saco No. 457, appartamento 6, tra Carmen e Patrocinio, Vibora.
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Ailer Gonzalez, Ave 1ra, #4606 tra 46 e 60, Miramar.
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Fondazione Madri, Famiglia e Futuro, Ivis Maria Rodriguez Gonzalez, tel. (53)
795 5130, 581 31 650.
Si
chiede al governo cubano una sensibilità particolare per permettere senza alcun
pregiudizio la solidarietà tra cittadini cubani e dalla comunità
internazionale.
Si
chiede altresì al governo statunitense di permettere una licenza umanitaria
affinché possano fluire senza limiti aiuti economici e materiali.
Personalmente
chiedo che ogni forma di aiuto venga consegnata alle persone qui elencate possa
essere documentata in modo trasparente tramite la rete, utilizzando così questa
tecnologia per comunicare e coinvolgere chi si presta ad un aiuto umanitario
senza colore politico ne ideologico.
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