06 ottobre 2012

Dissidenti a Cuba: è iniziato lo show!

Yoani Sanchez e Reinaldo Escobar
Il previsto show internazionale è iniziato. Attrice protagonista: Yoani Sanchez. L’audience è quella delle grandi occasioni. Tutti i network internazionali danno la notizia tra le ‘breaking news’: “la famosa blogger dissidente è stata liberata! Era stata arrestata giovedì scorso, e dopo 30 ore di detenzione ora è libera!”.

Ed ecco la falsa informazione. Yoani non è mai stata arrestata. È stata trattenuta in stato di fermo. Per chi non sapesse bene la differenza la riassumo (da Wikipedia) :

- il fermo di polizia è una misura restrittiva della libertà personale (c.d. misura precautelare). Possono procedere al fermo il pubblico ministero o gli agenti e ufficiali di polizia giudiziaria. In quest'ultimo caso al P.M. deve essere trasmesso il verbale del fermo dagli agenti, e data informazione entro ventiquattro ore. Successivamente il  pubblico ministero deve chiedere la convalida del fermo attraverso apposita udienza al giudice per le indagini preliminari entro le quarantotto ore successive al fermo.

- l'arresto è l'atto con cui si priva una persona della sua libertà, al fine di prevenire crimini, tutelare lo sviluppo delle indagini o assicurare alla giustizia la persona arrestata. La pena dell'arresto prevede la privazione della libertà del condannato e la sua detenzione in un'apposita struttura per un determinato periodo di tempo.

In sostanza il fermo di una persona è limitato nel tempo, non prevede una condanna per aver commesso un delitto ed è una misura cautelare.
L’arresto è la detenzione per aver commesso un delitto per un periodo di tempo deciso da un giudice durante un processo.

Ed ecco le due versioni dall’accaduto a Yoani e Sanchez e a suo marito. 
Una è quella della stessa Yoani rilasciata a ‘El Pais’, la seconda è del blogger ufficialista del governo cubano più conosciuto in rete, Yohandry Fontana, tratta dal suo blog 'Cubanito en Cuba'.

Estratto da El Pais:

“Dicono che vogliamo boicottare e cercare di bloccare il processo allo spagnolo Angel Carromero. E’ falso. E’ stato annunciato come un processo aperto al pubblico”. Sono le prime dichiarazioni dopo essere stata liberata.
Angel Carromero all'arrivo in tribunale

“Un ufficiale ha fermato l’auto. Mi ha chiamato con nome e cognome. ‘Voi siete venuti per boicottare e invalidare il processo’, mi ha detto". Lei lo ho negato e ha questionato che il processo era pubblico. Vari agenti le hanno tolto il cellulare e tre donne l’hanno messa in una macchina della polizia e  portata in un appartamento adibito a commissariato. Le agenti hanno cercato di spogliarla, ma lei si è opposta. Nel forzarla Yoani ha battuto la testa a terra provocandosi un ematoma e la perdita di un dente.

Ha chiesto di poter fare una telefonata, ma è stata accontentata solo la mattina seguente, quando ha potuto parlare con suo figlio.
Ha iniziato lo sciopero della fame dal momento in cui è stata fermata e si è rifiutata di parlare. Ha dormito in una stanza che sembrava, a suo dire, la stessa dove fu portato Carromero dopo il suo fermo.
La mattina successiva sono stati trasferiti all’Havana e accompagnati nella loro abitazione.

Di Yohandry Fontana, estratto da Cubanito en Cuba:

La blogger Yoani Sanchez, pagata dalla Sezione di Interesse Nordamericana all'Havana (SINA), è stata liberata oggi, dopo che le autorità di Bayamo l’avevano fermata ieri per aver cercato di inscenare una provocazione e uno show mediatico per impedire il corretto svolgimento del processo di Bayamo, contro il cittadino spagnolo Angel Francisco Carromero Barrios.
palazzo della SINA all'Havana

Sanchez Cordero e suo marito sono stati trasferiti all’Havana su un’auto della polizia, nel frattempo l’automobile con la quale raggiunsero Bayamo è stata trasportata con un rimorchio visto le pessime condizioni nelle quali si trovava.

Arrivati all’Havana, la polizia ha lasciato la coppia di fronte all’edificio dove vivono, nel municipio Piazza della Rivoluzione.
Nello scendere dall’auto la Sanchez è corsa a casa evitando alcune persone che la stavano aspettando e alcuni ‘paparazzi’ presenti.

Il computer, il cellulare e altri oggetti ritirati alla coppia sono stati restituiti a Reinaldo Escobar, marito di Yoani Sanchez.
La scorsa settimana Reinaldo Escobar si è recato presso la Sezione di Interessi Nordamericani all’Havana per ricevere istruzioni precise sulle azioni da intraprendere a Bayamo con lo scopo di disturbare lo sviluppo della giustizia.

Oggi il consolato Generale dell’Ambasciata di Spagna a Cuba ha dichiarato che il processo è stato “impeccabile, pulito e aperto”.

A voi giudicare le due versioni.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Come fai roberto a dare lo stesso spazio a dissidenti che lottano civilmente per la libertá... E al regime cubano... Davvero non riesco a comprenderlo.

Mi auguro per te di non dover mai provare un centesimo di quello che stanno facendo passare a Yoani Sanchez.

Amiamo Cuba io e te, ma una Cuba diversa.

Anonimo ha detto...

E la famiglia Paya cacciata dal processo dove si parlava della morte del padre e marito?

Processo a porte chiuse, Veritá negata.

Come fai a difendere questi mostri rapitori e tiranni?

Roberto Ferranti ha detto...

Ma cosa sta passando Yoani Sanchez? E' una privilegiata che con i soldi e i premi vive meglio di qualunque personaggio della nomenklatura cubana!
Se non vivesse a Cuba non sarebbe nulla più che una dei tanti blogger che come te contestano il regime a priori.
Il suo ostentare un vittimismo patetico mi fa pena! Non gli è successo e non gli succederà mai niente! E in ogni caso se decide di lottare conoscendo cosa rischia, deve essere coerente, accettarne le conseguenze senza piangersi addosso.
Per Payà è un'altro discorso, non confondere le ingiustizie con chi le cavalca per ottenere fama e compassione internazionale!!!
Non sto quì a difendere l'arroganza delle autorità cubane, ma critico fermamente "l'onestà intellettuale" di chi vive speculando su queste tragiche realtà!