Quando
il mio iphone è scivolato nel water, l’ho recuperato velocemente. Credevo che
si fosse salvato, ma improvvisamente si è spento senza dare alcun segno di
vita.
“Si
è bruciato” è stato il verdetto di Grant, un genio dell’Apple store. “Non
conviene ripararlo o cambiare i componenti, meglio buttarlo via e comprarne uno
nuovo”.
Mi
disse che con $649 ne potevo avere uno nuovo, ma il giorno dopo sarei dovuto
partire per Cuba, dove il mio iphone non funziona comunque, così ho ringraziato
e me ne sono andato.
Al
mio secondo giorno all’Havana ho trovato un piccolo negozio di elettronica su di
una scalinata nel Vedado e mi sono fermato. Ho tirato fuori il mio inservibile
iphone e ho domandato “c’è qualcuno che potrebbe aggiustarlo?” La donna è
andata nel retro del negozio ed è ritornata con un fogliettino con sopra un
indirizzo di Miramar.
Un
ragazzo con Rayban all’ultima moda mi ha risposto quando ho bussato alla sua
porta. Si chiama Andy ed era sicuro di poter aggiustare il mio telefono. Ha
rimosso le piccole viti e lo ha smontato velocemente. Devo ammettere che Andy
era impressionato dal mio telefono alla moda come mi aspettavo.
“Quante
volte hai riparato un iphone?” gli ho domandato.
“Tutti
i giorni” mi risponde.
Da
quando i cellulari sono legali sull’isola, la presenza di iphone, tra le altre
marche, è esplosa trasportati a Cuba dagli USA e rivenduti al
mercato nero.
Andy
ha estratto la scheda madre con uno spazzolino da denti, lo ha messo in un
contenitore verde, ha aggiunto alcol e una polvere. Subito la reazione ha fatto
schiumare il contenuto. Abelito, il socio di Andy, mi ha detto che hanno
imparato da internet. Dopo venti minuti di un cauto “scecheraggio”, Andy
miracolosamente ha resuscitato il mio iphone. La batteria era quasi scarica, ho
chiesto quanto dovevo pagare, ma si è rifiutato.
“Noi
accettiamo il pagamento solo se lo ripariamo”, “ma è quello che hai fatto!” ho replicato,
ma non ha accettato comunque.
Il giorno dopo all’hotel Saratoga nella vecchia Havana, ho notato che il portiere
maneggiava un iphone3, gli ho parlato della mia batteria e lui mi ha segnalato
un elegante signore seduto al bar.
Dieci
minuti dopo, camminavo con Roberto in una piccola strada dietro il Campidoglio.
Ci siamo fermati davanti ad un buio corridoio. Roberto mi ha detto di aspettare, pochi
minuti dopo è tornato con una batteria nuova ancora imballata nella sua
plastica originale.
Come
pagamento ha accettato una flash-drive da 8 giga che avevo con me. Roberto, uno
studente di architettura, mi ha detto che hanno un buon valore a Cuba.
Così
come i loro padri hanno imparato ad aggiustare vecchie automobili made in
Detroit, i loro figli hanno una grande maestria con le tecnologie di Palo
Alto alle quali non hanno un accesso ufficiale.
E’
un piccolo esempio dell’ingegno dei giovani cubani che riflette l’ultima
tendenza dell’arte di “sopravvivere”.
Due
mesi dopo il mio iphone funziona perfettamente, La prossima volta che un genio
dell’Apple store ti dice che non c’è speranza, considera l’ipotesi di un
viaggetto all’Havana.
1 commento:
Da quando i cellulari sono legali sull’isola, la presenza di iphone, tra le altre marche, è esplosa trasportati a Cuba dagli USA e rivenduti al mercato nero.
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