Ho
sempre sostenuto che il cambio a Cuba deve essere stimolato e promosso agendo
all’interno della costituzione e dialogando con il governo.
Per questo motivo
pubblico “Por otra Cuba” (Di un'altra Cuba).
DOMANDA PUBBLICA DI UN'ALTRA CUBA
Come
cubani, figli legittimi di questa terra e parte essenziale della nostra
nazione,sentiamo il profondo peso per la prolungata crisi che viviamo e la
dimostrata incapacità dell’attuale governo nel realizzare profondi cambiamenti.
Questo ci obbliga, dalla società civile, a ricercare e chiedere le nostre personali
soluzioni.
I
guadagni miserabili, la scarsità di alimenti, l’emigrazione di massa per la
mancanza di opportunità, la discriminazione di chi pensa differentemente, l’assenza
di uno spazio di dibattito pubblico, gli arresti arbitrari, la mancanza di garanzie
per i cittadini, la corruzione e l’immobilità dell’elite governante sono alcuni
sintomi della difficile realtà che affrontiamo.
Vogliamo
dibattere pubblicamente in merito alla doppia moneta, le restrizioni
migratorie, i diritti dei lavoratori ad un salario dignitoso, il diritto di
qualunque cubano, ovunque viva, a stimolare iniziative economiche nel proprio
paese, la crisi demografica, il libero accesso ad internet e alle nuove
tecnologie.
Vogliamo dibattere sull’esercizio della democrazia.
Sulla
base che la Costituzione della Repubblica di Cuba stabilisce:
Nel
suo articolo3: nella Repubblica di Cuba la sovranità risiede nel popolo dal
quale deriva tutto il potere dello Stato.
Nel
suo articolo 63: tutti i cittadini hanno il diritto di presentare denunce e
petizioni alle autorità e a ricevere l’attenzione o le risposte pertinenti in
un termine adeguato, conforme alla legge.
DOMANDIAMO
AL GOVERNO CUBANO
Che
metta in pratica immediatamente le imprescindibili garanzie legali e politiche
concepite dalla Dichiarazione dei Diritti Umani e che ratifichi il Patto dei
Diritti Politici e Civili e il Patto dei Diritti Economici Sociali e Culturali
delle Nazioni Unite, firmati dal Governo cubano il 28 Febbraio 2008 a New York.
Questo garantirebbe il pieno
rispetto ai cittadini indipendentemente dalle loro idee o azioni politico-sociali
e sarebbero restaurati i diritti a tutti quelli che per le loro idee, fossero in
disaccordo con il governo.
Consideriamo questi diritti essenziali nella
formazione di una Cuba moderna, libera e pluralista, che ci accolga tutti in
modo uguale e inserisca la nostra sovranità in un mondo dinamico e ogni volta
più globale.
Ci
sentiamo compromessi con una trasformazione democratica, dove tutti possano
apportare la loro visione e contribuire alla sua materializzazione.
Invitiamo tutti i cubani dentro e fuori l’isola che si identificano con questa richiesta
a unirsi a questo reclamo giusto e necessario.
La nostra speranza di essere
ascoltati dal governo è quasi esausta, comunque decidiamo di fare arrivare
alle autorità questa richiesta, come un ricorso urgente per conquistare una comprensione
efficace.
Siamo decisi a non accettare il silenzio istituzionale considerando
come risposta a questa domanda la ratifica dei patti menzionati.
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