26 luglio 2012

Dissidenti a Cuba: ancora dubbi sull'incidente che ha causato la morte di Payà


La vedova di Oswaldo Payà ha dichiarato che suo marito è morto per trauma cranico, secondo quanto riferito da funzionari di polizia, per l’incidente che ha coinvolto un solo veicolo guidato da Angel Carromero, il quale si è schiantato contro un albero per non aver rispettato un segnale che avvisa di un tratto di strada in rifacimento.

Quel tratto di strada è sterrato e con la presenza di numerose buche a causa dei lavori per il rifacimento del manto stradale. Due testimoni hanno affermato di aver visto l’auto procedere ad alta velocità sul tratto asfaltato della strada, ma quando il veicolo ha imboccato il terrapieno ha perso il controllo iniziando a sbandare ed uscendo di strada per schiantarsi poi contro l’albero.

La vedova di Payà, Ofelia Acevedo, continua però ad affermare che l’episodio è da chiarire e l’incidente non si è svolto come affermano le fonti ufficiali de governo. Dichiara di aver parlato con una sua amica svedese di Stoccolma, della quale non rileva l’identità, che le avrebbe riferito di alcuni messaggi SMS inviati da Aron Modig, lo svedese coinvolto nell’incidente e passeggero dell’auto, nei quali affermava che l’automobile sulla quale viaggiavano  è stata urtata volontariamente più volte da un’altro veicolo che ne ha causato l’uscita dalla carreggiata e lo schianto contro l’albero.

Lo svedese, presidente dell’ala giovanile del Partito Democratico  Cristiano Svedese, che permane a Cuba in attesa di rientrare nel suo paese d’origine, non ha rilasciato dichiarazioni ufficiali. L’autista dell’auto, Angel Carramero, membro del PP spagnolo e attivista del MCL,  ha invece dichiarato la sua completa responsabilità nell’incidente, ammettendo di non aver notato il cartello che avvisa di moderare la velocità e di aver perso il controllo del veicolo schiantandosi contro un albero a causa del terrapieno affrontato ad una velocità sostenuta. Lo spagnolo non è stato ancora incriminato dalle autorità che hanno tre giorni di tempo per formalizzare le accuse, ma rischia una pena da uno a dieci anni di carcere per aver causato un incidente mortale.

La dichiarazione di Carramero, è confermata anche dal portavoce del CCDHRN Elizardo Sanchez, dopo che due militanti del suo movimento hanno visitato il luogo dell’incidente e constatato che non esistono evidenze per affermare del  coinvolgimento con un’altro veicolo. Acevedo però contesta le dichiarazioni dell’attivista Sanchez, ribattendo che non può affermare con certezza l’estraneità di un atto volontario da parte di terze persone. Inoltre afferma con veemenza che Oswaldo Payà era costantemente minacciato di morte da parte della Sicurezza di Stato, e che l’incidente di tre settimane fa all’Havana conferma la presenza di un piano per eliminare fisicamente suo marito.

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