28 gennaio 2011

Dissidenti a Cuba: liberato Guillermo Farinas

Il dissidente Guillermo Farinas è stato liberato dopo l'arresto per alcune ore di ieri, dopo una protesta per lo sfratto coatto di una famiglia che si era stabilita in un locale abbandonato.
"Ci hanno accusato di scandalo pubblico e ci hanno notificato un avvertimento che ci siamo rifiutati di firmare", ha affermato Farinas al telefono da Santa Clara, la città dove risiede, a circa 300 km dalla capitale.

La sanzione è simbolica e non prevede la detenzione in carcere.
Farinas ha detto che insieme ad una ventina di dissidenti protestavano dal tetto di una macchina per evitare lo sfratto di una donna incinta con due figli che aveva occupato come abitazione un consultorio medico abbandonato. Ha detto che le autorità volevano che la donna tornasse nella sua vecchia casa.

Secondo il dissidente 26 persone sono state trattenute in totale, incluso alcuni vicini. Ha aggiunto che crede che siano state tutte liberate tra la notte di giovedì e l'alba di venerdì.

Le autorità non riconoscono come oppositori i dissidenti e li accusano di essere mercenari al servizio degli Stati Uniti e contrari alla rivoluzione.

Un accordo tra le autorità e la chiesa ha permesso la liberazione di 56 prigionieri lo scorso anno, alcuni dei quali accettarono di andare in esilio in Spagna insieme a circa 300 famigliari, altri sono stati scarcerati ma sono rimasti a Cuba.

La commissione per i diritti umani, presieduta da Elizardo Sanchez, ha calcolato che 105 persone accusate di reati politici o contro la sicurezza dello Stato sono ancora in carcere, la maggior parte con reati violenti come terrorismo, sequestro o omicidio.

"Si può apprezzare una netta diminuzione di casi documentati di persone accusate o processate per ragioni politiche se comparate con il Gennaio 2010 (201 persone) e Giugno 2010 (167)" ha riconosciuto.

Diciannove dei casi inclusi nella lista corrispondono a persone adottate da Amnesty International come prigionieri di coscienza pacifici, di questi 11 sono fisicamente detenuti in carcere e gli altri 8 sono agli arresti domiciliari, e possono circolare liberamente.

fonte El Nuevo Herald

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