03 marzo 2010

Dissidenti a Cuba: altro dissidente in sciopero della fame è grave a Santa Clara

Una notizia dell'Ansa, rilanciata da Marcello Bussi sulla pagina di Facebook "Il coraggio di Yoani Sanchez. Per una Cuba davvero libera".
E' grave a Santa Clara un'altro dissidente cubano che ha iniziato uno sciopero della fame da cinque giorni per protesta per la morte di Orlando Zapata Tamayo. Tutta la mia solidarietà: BASTA YA!


Il giornalista dissidente Guillermo Farinas, in sciopero della fame da cinque giorni nella sua abitazione di Santa Clara (centro dell'isola), presenta ''sintomi gravi di disidratazione''.
Lo ha detto il 1° Marzo all'Ansa la sua portavoce.
Farinas, 48 anni, ''soffre di dolori all'addome, alle gambe e braccia e soprattutto ai piedi'', secondo quanto diagnosticato dal medico oppositore Ismely Iglesias, che lo ha visitato oggi,
ha detto Licet Zamora, portavoce di Farinas.
Il dissidente, a digiuno totale da mercoledi', ha fatto sapere che potra' essere ricoverato in ospedale solo quando avra' perso conoscenza, secondo Zamora.
Farinas ha cominciato lo sciopero della fame per protesta contro la morte del prigioniero
dissidente Orlando Zapata e per chiedere ''la liberazione di 26 prigionieri politici malati''.
Zapata, operaio di 42 anni incarcerato da 7 anni, e' morto martedi' scorso dopo 85 giorni di sciopero della fame per protesta contro gli abusi subiti in carcere.
Questo e' lo sciopero numero 23 che fa Farinas dal 1995, l'ultimo, di sei mesi, nel 2006, quando fu alimentato per via endovenosa dalle autorita' mediche.
Quattro ''prigionieri politici'' hanno cominciato mercoledi' uno sciopero della fame per protestare contro la morte di Zapata, secondo la Commissione cubana di diritti umani e riconciliazione nazionale (Ccdhr, illegale ma tollerata).
Le autorita' cubane smentiscono l'esistenza di prigionieri politici.

4 commenti:

nino ha detto...

nonostante le autorità cubane smentiscano di incarcerare i dissidenti politici, i rapporti di amnesty international, però, parlano chiaro e ne menzionano almeno 55, anche se altre fonti parlano di 200. Un regime a partito unico, quale è quello cubano,non può, pena il suo venir meno,permettere che si possano esprimere liberamente le opinioni. Perciò è nella sua natura incarcerare i suoi avversari politici.Considerato, però, che negli anni 70 i prigionieri politici erano nell'ordine delle migliaia, si dice 15 mila, ora la situazione non è a quei livelli, potendosi tranquillamente affermare che oggi c'è una repressione selettiva e non di massa.Dopo tutto ciò che è successo dopo la morte di tamayo, non solo il governo cubano impedirà che coloro che sono in sciopero della fame possano perire, ma credo che fra alcuni mesi libererà qualcuno di coloro che vengono etichettati da amnesty come prigionieri politici, pur continuando la politica perseguita da alcuni anni, dopo la primavera negra del 2003, fatta di fermi e di condanne relativamente brevi.

cubacall ha detto...

Me encanta el italiano y portugues pero no entiendo ni papa, de quien estan hablando aqui? o sea como se llama el muchacho?

nino ha detto...

entro settembre il governo cubano libererà tutti i prigionieri politici rimasti-52- della primavera negra del 2003. E'una buona decisione, in cambio della quale l'europa eliminerà la posizione comune, a causa della quale non si fanno accordi commerciali coll'isola.
Sbaglierebbe, però, chi vedesse in questa liberazione un cambio di mentalità da parte del governo di cuba, il quale continuerà ad usare le leggi esistenti per limitare la crescita dell'opposizione.
nb: Dopo 5 mesi di riposo l'autore di questo blog è pregato di rifarsi vivo.

gaviotaZ. ha detto...

MUCHACHOS CUBA NOS NECESITA BLOGUEANDO DEBEMOS REORGANIZAR LA TROPA!!!