30 novembre 2009

La politica di Cuba: perchè a Cuba non basta il petrolio del Venezuela?

Con più di 115.000 barili di petrolio al giorno, che dal Venezuela arrivano a Cuba, le necessità energetiche dell'isola sono più che coperte. Invece, il governo ha recentemente comunicato alla popolazione e agli organismi statali, un piano drastico di risparmio dovuto al fatto che non si possono tenere le luci accese. Perchè?

Un reportage di Nick Miroff, corrispondente del Global Post all'Havana, ha la risposta: lo scorso anno Cuba ha prodotto $800 milioni per la vendita di petrolio all'estero, principalmente alla Cina, diventando così la seconda fonte di valuta forte dopo il nikel per il governo dell'isola, secondo informazioni del Ministero degli Esteri.
Le domande che nascono come conseguenza di questa operazione sono le seguenti: Dove vanno gli introiti di questa operazione? Per caso le autorità sentono un piacere incontenibile nel governare a base di black-out?

fonte Generacion Asere

3 commenti:

Anonimo ha detto...

con la crisi mondiale è evidente che le esportazioni di materie prime sono diminuite.Perciò se si vuole avere valuta pregiata per far fronte alle importazioni, che si sono ridotte del 36%, per forza bisogna risparmiare petrolio e venderlo.Cosa che il governo cubano sta facendo.Perciò ritengo normale ridurre le spese di elettricità nel pubblico. E'importante criticare ogni governo, è bene farlo però su dati di fatto, non sul nulla.

nino ha detto...

l'anonimo di sopra sono io

Roberto Ferranti ha detto...

nino parli bene, ma hai un volto?