28 maggio 2009

Riflessioni su Cuba: come direbbe Engels

di Reinaldo Escobar da Desde Aqui
Anche se non posso assicurare che l'idea originale fosse di Federico Engels, ho imparato studiando la sua opera che "il diritto ha una base materiale". Ricordo di qualche professore di marxismo degli anni '70, che portava come esempio il caso di un paese senza scuole, che non si sarebbe potuto consacrare il diritto all'educazione, indipendentemente dalla volontà politica dei suoi governanti.

Ruminando sul concetto, ho introdotto nella masticazione l'evoluzione che sta avendo il diritto alla libera espressione a Cuba. Ci sono due verità difficili da negare: la prima è che nella prima decade del XXI secolo i cubani stanno esercitando il diritto a esprimersi con una intensità ed estensione inedita nei quaranta anni precedenti. La seconda verità è che questo avanzamento non concorda con la volontà politica dei governanti. Allora che è successo?

Quello che sembra dare una spiegazione a tutto è che la base materiale per esercitare questo diritto si è sviluppata ad una velocità vertiginosa. L'esistenza di una tecnologia che democratizza l'espressione, il consumo e la diffusione di idee permette oggi che un cittadino cubano non debba aspettare che gli si aprino le porte degli studi radiofonici o televisivi, nè che gli permettano di occupare uno spazio tra le pagine di una rivista o di un periodico per permettere e far arrivare a mezzo mondo informazioni e opinioni, anche quando queste non coincidano con gli stretti criteri informativi o lo spettro ideologico del Partito Comunista.

Camere digitali, registratori, computer, memorie flash, CDs, riproduttori di DVD, anche se ovviamente non sono alla portata di tutti quelli che vorrebbero ottenerli, sono più economici ed entrano nel paese da mani amiche con un flusso sempre maggiore. Internet, questo "attrezzo" quasi sconosciuto 10 anni fà, oggi si estende al nostro uso, a parte i prezzi inaccessibili e l'impossibilità che le persone comuni soffrono di avere un servizio a domicilio.

Curioso caso, direbbe Federico, questo di Cuba, nel fatto che la base materiale di un diritto anticipa la volontà dei governanti di proclamarlo.

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