Raul è arrivato a Mosca, oltre alla portata storica della visita, la prima dopo la crisi e l'allontanamento degli anni '90, ci sono anche altri aspetti sgnificativi. Il governo cubano è pronto a firmare un notevole numero di accordi con varie comapagnie russe, in svariati settori.
Ma c'è anche un'altro significato nelle recenti e sempre più amichevoli relazioni della Russia con Cuba. Stiamo vivendo un'era di ristrutturazioni globali.
Gli Stati Uniti forse cambiano la loro politica. Normalizzare le relazioni con Cuba può essere una cosa giusta moralmente e facile da realizzare. Ne potrebbero beneficiare entrambe le nazioni. Questo prospetto è soggetto di una seria conversazione tra Castro e Medvedev. Suppionamo che la Russia dicesse a Cuba: non diventare amica degli USA; Cuba e Russia possono fare bene senza di loro. Ma sembra ridicolo.
Guardando Cuba nel contesto della nuova politica sud-americana della Russia, ricordiamo che questa politica solleva molte domande. Perchè la Russia ha mandato navi da guerra per una visita amichevole in Venezuela (e a Cuba)?
Forse abbiamo fatto un passo in avanti nelle nostre relazioni con l'Havana perchè Cuba è storicamente un paese latino simbolo e pioniere di una politica indipendente in America Latina.
Il convoglio di navi da guerra in Venezuela può essere interpretato come una dimostrazione per Bush (non per Obama) per segnalare quello che la Russia potrebbe fare se gli USA continuano con la loro politica ostile. Basta ricordare Georgia, Ucraina, o i missili in Europa.
Quindi la domanda: che succede se Obama cambia davvero la sua politica, la Russia interromperà le relazioni con il Venezuela e Cuba?
n realtà la nuova politica di Mosca, ha le sue radici negli anni '90, quando i businessmen Russi hanno capito che era possibile fare affari con l'America Latina, che a sua volta collaborerà con la Russia. La Russia ha da tempo sviluppato rapporti economici e relazioni militari nell'intero continente, in particolare con quei paesi dichiaratamente anti-americani.
Se Obama è più intelligente di Bush, normalizzarebbe le relazioni non solo con Cuba, ma anche con il Venezuela e l'Iran, anche se i presidenti dei due paesi si sono dichiarati scettici.
E' possibile pensare che mentre Washington si prepara per questo, la Russia e molti altri paesi useranno questo ritardo per concludere nuovi accordi economici con Paesi che guadagneranno validità nella nuova era. Ma una politica basata sullo sfruttamento degli errori e dei ritardi può risultare debole.
E se non ci saranno errori? E se gli USA risultassero essere un partner, anche se difficile, affidabile nel nuovo mondo?
Ma c'è anche un'altro significato nelle recenti e sempre più amichevoli relazioni della Russia con Cuba. Stiamo vivendo un'era di ristrutturazioni globali.
Gli Stati Uniti forse cambiano la loro politica. Normalizzare le relazioni con Cuba può essere una cosa giusta moralmente e facile da realizzare. Ne potrebbero beneficiare entrambe le nazioni. Questo prospetto è soggetto di una seria conversazione tra Castro e Medvedev. Suppionamo che la Russia dicesse a Cuba: non diventare amica degli USA; Cuba e Russia possono fare bene senza di loro. Ma sembra ridicolo.
Guardando Cuba nel contesto della nuova politica sud-americana della Russia, ricordiamo che questa politica solleva molte domande. Perchè la Russia ha mandato navi da guerra per una visita amichevole in Venezuela (e a Cuba)?
Forse abbiamo fatto un passo in avanti nelle nostre relazioni con l'Havana perchè Cuba è storicamente un paese latino simbolo e pioniere di una politica indipendente in America Latina.
Il convoglio di navi da guerra in Venezuela può essere interpretato come una dimostrazione per Bush (non per Obama) per segnalare quello che la Russia potrebbe fare se gli USA continuano con la loro politica ostile. Basta ricordare Georgia, Ucraina, o i missili in Europa.
Quindi la domanda: che succede se Obama cambia davvero la sua politica, la Russia interromperà le relazioni con il Venezuela e Cuba?
n realtà la nuova politica di Mosca, ha le sue radici negli anni '90, quando i businessmen Russi hanno capito che era possibile fare affari con l'America Latina, che a sua volta collaborerà con la Russia. La Russia ha da tempo sviluppato rapporti economici e relazioni militari nell'intero continente, in particolare con quei paesi dichiaratamente anti-americani.
Se Obama è più intelligente di Bush, normalizzarebbe le relazioni non solo con Cuba, ma anche con il Venezuela e l'Iran, anche se i presidenti dei due paesi si sono dichiarati scettici.
E' possibile pensare che mentre Washington si prepara per questo, la Russia e molti altri paesi useranno questo ritardo per concludere nuovi accordi economici con Paesi che guadagneranno validità nella nuova era. Ma una politica basata sullo sfruttamento degli errori e dei ritardi può risultare debole.
E se non ci saranno errori? E se gli USA risultassero essere un partner, anche se difficile, affidabile nel nuovo mondo?
3 commenti:
Aspetto non si repita la politica di prima,cioè, insieme contra USA come unico oggetivo.
Le condizione storiche sono molto simile....
1-Cuba en medio del nulla senza nessun GRANDE protettore, ne idea di como uscirne della crisi.
2-Russia bisogna dimostrare a EEUU che ancora esiste...
Mahh per me che questa storia la ho già vissuta,,,, o mi la hanno raccontata,,,aspettiamo bene.saluti
gaviotazalas dice che cuba sta in mezzo al nulla. I fatti che si stanno susseguendo dicono invece il contrario, con una schiera di presidenti latinoamericani, oltre al cinese e al russo, che si stanno dando il cambio all'avana. Cuba nell'anno passato è uscita definitivamente, si vede a occhio, dall'isolamento internazionale del periodo speciale e non ha bisogno di nessun grande protettore.
Io lo vedo cosi, il mal chiamato comunismo in Cuba ha annullato la iniziativa personale/sociale la gente anche se ne ha idee non puo realizzare perché il governo ti lo vieta -hanno paura di nuovi ricchi e independiente che li possano fare ombra- Quindi la gente e abituata a vivere sotto la PROTEZIONE del governo .
Questo processo succede anche a livelle di governo, quando viene fuori uno con idee proprie diverse, i vecchi barbuti tremano!!! Roberto Robaina,,,era uno che prometteva dentro de su visione, e scompare appena cominciava a alzare il volo.
Avete provato alcuna volta a fare affari con Cuba, io anni fa una volta, e il proprio sistema arcaico i retrogrado della dictatura del comunIsmo, la blocca il paese , da sempre. E la politica di embuto la che blocca e frena lo svilupo, tutto il resto son parole.
i grandi protettore si vogliono sempre, la unione fa la forza e questo la sappiamo tutti. saluti
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