22 settembre 2008

Riflessioni su Cuba: la difesa della pazzia

di Jesús Alexander Almaguer Pérez da Payo libre
L'Avana, 21 Settembre 2008. Mi fermo un attimo a pensare e mi perdo, estraneo ed esterrefatto, nell’immensità del mostro che ogni uomo si porta dentro.
Quell‘essere che Dio ha creato per la bontà, la compassione, l‘amore e la saggezza, caratteristiche che restano anche nell‘oscurità più profonda, e che è anche capace di applicare qualunque metodo di sterminio contro i suoi compagni.

L'uomo è pieno di contrasti, ed è visibile nella villania presente in alcuni. La stessa mano che uccide e tortura, è la mano che, dopo il lavoro sporco per la tirannia, è utilizzata per abbracciare il figlio del tiranno.
Questo bambino sì che merita l'amore e la tenerezza. Egli ama suo padre, innocente della sua terribile professione. Egli è un uomo di amore e di famiglia e al tempo stesso una macchina letale. Egli era anche un bambino, ma l’enigma da decifrare è in quale fase della sua vita ha iniziato a cambiare così tanto.

Di sicuro per fattori sia interni che esterni. Un ambiente familiare dove non viene premiato il rispetto ed il diritto degli altri, insieme alla mancanza di principi e valori etici e morali, causano la deformazione del carattere dei ragazzi.

A tutto questo aggiungete l’invasione ideologica alla quale sono soggetti. Di conseguenza, abbiamo un mostro a disposizione di qualsiasi tiranno, con una maschera “da buono“.
Abbiamo un problema come società che dobbiamo affrontare con urgenza, se vogliamo continuare ad andare avanti. Dobbiamo iniziare a riscattare i valori che si sono persi, e le credenze che hanno cercato di estirpare. Dobbiamo salvare la famiglia cubana dai suoi molti nemici e da coloro che vogliono utilizzare i nostri figli, a loro piacimento.

Se vogliamo un brillante avvenire per la patria, è il momento di alzare il vessillo della verità, come Gesù ci ha insegnato, conoscete la verità e la verità vi farà liberi.
Non importa che la menzogna cammini un migliaio di giorni, la verità in una sola giornata la raggiunge.

Il nostro tempo è ora o mai più. Alzati e cammina.

Nessun commento: