12 agosto 2008

La politica di Cuba: liberate i 5 cubani prigionieri dell'impero!

di Henry Louis Gomez blog Babalu Blog

Quante volte avete visto questo slogan? Se siete come noi e seguite Cuba da molto vicino, allora la risposta è troppe volte.
La settimana scorsa su Babalu Radio abbiamo discusso in merito ai così detti "5 cubani" con l’ufficiale US della contro intelligenza Tenente Colonnello Chris Simmons.

Tra le cose che Simmons ha chiarito è il fatto che " i cinque" sono in realtà parte di una rete di spie composta da trentasette persone. Esatto, Gerardo Hernández, René González, Antonio Guerrero, Ramon Labañino e Fernando González, che sono tuttora imprigionati in un carcere federale facevano parte di una rete di spie che includeva almeno 37 persone.

Secondo Simmons:
Ci sono state, secondo i documenti della Corte, almeno trentasette funzionari e agenti nella rete, la maggior parte però sono riusciti a fuggire.
Quindi, se erano trentasette spie e diciotto sono stati arrestati, fuggiti o sono stati espulsi, perché a Cuba il regime di Castro reclama la liberazione solo di 5 di loro?

Simmons afferma:
Tredici funzionari e agenti sono stati arrestati. Ma di tutti solo i cinque sono andati a testimoniare contro Cuba. E così quando sentite parlare di "liberate i cinque" è semplicemente propaganda per far conoscere a questi cinque che non li hanno dimenticati e... dalla prospettiva dell’Avana è un messaggio, non tradire il regime. Che è la sola e unica ragione per l’interna campagna.

La campagna di Cuba, dice Simmons, include banner pubblicitari su siti web ufficiali cubani come Granma e cartelloni per le strade, non solo di Cuba, ma anche in America.
Ovviamente, l'esistenza stessa di questa campagna per liberare queste cinque persone è di per se incriminante. Voglio dire, se queste persone fossero state semplicemente cinque cubano-americani, accusati ingiustamente di un crimine, a Castro e suo fratello non importerebbe molto. Ma il fatto è che il regime ammette che sono stati arrestati per spionaggio, ma afferma che erano semplicemente in USA per segnalare attività terroristiche in programmazione da esuli cubani contro Cuba.

Fino ad ora, i tribunali federali non si sono fatti influenzare dalla propaganda terroristica di Stati come Cuba e i cinque rimangono nelle loro celle fino a quando non completeranno le loro pene, per essere poi deportati a Cuba.

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