di Eva dal blog sin EVAsiòn
In non poche occasioni si è parlato dei famosi “buzos” (“subacquei”), questi riciclatori di rifiuti solidi, che si dedicano a raccogliere dalla spazzatura le bottiglie di plastica, lattine vuote, e altro, la quale vendita produce -si dice- succosi dividendi. Bene, adesso 355 cittadini, trasportati ad un Centro Provinciale di Classificazione (?), sono stati sanzionati dalle autorità perchè dediti “all’immersione”, che è considerata fonte di delitti e illegalità, secondo quanto stabilisce il Codice Penale, diventando inoltre “portatori di epidemie”.
Così che di questi 355 cittadini: 220 sono stati multati, 20 trasferiti nel luogo di residenza, 45 rimandati alla provincia di origine perché vivevano illegalmente nella capitale, 11 recidivi, condannati a lavori forzati senza prigione, mentre gli altri 59 multi recidivi sono processati penalmente.
Certo, l’informazione ufficiale offerta dal Granma del 10 Giugno 2008, non dice se sanzionarono i direttori delle aziende che recuperano materie prime, e le “centinaia di entità” responsabili della consegna di questi rifiuti riciclabili allo Stato. Non menzionano nemmeno quando sanzioneranno i responsabili della manutenzione delle fogne rotte che tramutano la città in un cesso, principali e permanenti portatori di epidemie. Non si è nemmeno chiarito come è possibile che un cubano sia considerato “illegale” in qualche zona della geografia nazionale.
Apparentemente, ancora una volta, la catena è interrotta dall’anello più debole, i “buzos” si assumono la responsabilità dei reati che iniziarono gli stessi rappresentanti di enti statal, la città sarà “più pulita”.
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