02 novembre 2012

Economia cubana: l'incidenza dell'embargo nelle importazioni dagli USA

Alimport, azienda cubana che commercializza alimenti sull’isola, ha importato nel 2008 circa $800.000.000 di generi alimentari e medicali dagli USA. Da allora le importazioni hanno iniziato a diminuire fino a dimezzarsi, dovuto al fatto che le restrizioni imposte dall’embargo finanziario, economico e commerciale hanno spinto Cuba a cercare altri mercati internazionali più competitivi ai quali rivolgersi.

Nonostante dal 2001 una leggera apertura ha permesso al governo cubano di acquisire alimenti e prodotti medicali negli USA, questo commercio è fortemente penalizzato da alcuni importanti fattori. Le banche statunitensi ad esempio non possono avere transazioni dirette con Cuba, è necessario quindi che i pagamenti vengano effettuati tramite istituti finanziari di altri paesi, pagando interessi pari al 8, 12%, che limita il guadagno di Cuba ad un 4, 6%. Così annualmente queste limitazioni fanno perdere circa 40, 50 milioni di dollari di guadagno. Inoltre Cuba potrebbe pagare direttamente in dollari le transazioni, ma non essendo possibile deve cambiare la valuta americana in altre valute, il che ha un costo di ulteriori 40 milioni all’anno.

Gli USA obbligano che le merci acquistate con destinazione Cuba debbano transitare per porti più distanti e che le navi debbano obbligatoriamente rientrare negli Stati Uniti senza carico, per un costo aggiuntivo di circa 25 milioni di dollari annui. A causa di queste restrizioni che fanno lievitare sensibilmente i costi dei prodotti acquistati in USA, Alimport ha deciso di rivolgersi ad altri mercati non vincolati dai limiti dell’embargo. Nel 2012 le importazioni da paesi terzi  ammontavano a 1.700 milioni di dollari, mentre quelle dagli USA sono state di 440 milioni. I paesi che hanno importato maggiormente a Cuba sono: Canada, Argentina, Brasile, Uruguay, Vietnam e Francia.

Per sbloccare questa situazione che penalizza tanto Cuba quanto gli stessi Stati Uniti, è sempre più pressante eliminare un’embargo oramai privo di ogni senso pratico e ideologico. Quest’anno una delegazione nordamericana dei settori statali legati alla produzione, commercializzazione, spedizioni e commercio all’ingrosso parteciperà alla XXX Fiera Internazionale dell’Havana, con il presupposto di cercare nuove forme di relazioni bilaterali tra i due paesi. 

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