Dopo
più di due giorni dal passaggio di Sandy i calcoli dei danni subiti assumono
dimensioni drammatiche. Non si conosce esattamente il totale degli edifici danneggiati
o interamente abbattuti, ma sicuramente
ammontano ad alcune decine di migliaia. Anche i beni alimentari basici iniziano
a scarseggiare e si registra un aumento di prezzo a volte esagerato di alcuni alimenti primari. La popolazione più colpita che ha visto scomparire la propria casa o
ha subito ingenti danni inizia a manifestare disagio e preoccupazione.
Le
province maggiormente colpite sono state Santiago de Cuba, Guantanamo, Holguin,
Las Tunas, ma altre zone centrali come Camaguey e Granma hanno subito un forte
colpo, anche perché le intense piogge successive all’uragano hanno causato
inondazioni e gravi danni alle infrastrutture.
Da
giovedì scorso sono state mobilitate in massa le forze armate che aiutate anche
da cittadini volontari lavorano incessantemente per cercare di riportare alla
normalità le province più colpite. Rispetto
ad uragani passati di intensità maggiore, Sandy ha causato i più pesanti danni degli
ultimi decenni. Alcuni anziani addirittura non ricordano di venti così forti,
che hanno raggiunto i 180 Km/ora.
La
consueta carenza di materiali per costruzioni rende ancor più difficile un
intervento veloce per la ricostruzione delle abitazioni distrutte o
danneggiate. Si lavora alacremente per ristabilire le linee elettriche e
telefoniche anche nei comuni più piccoli ed isolati delle province orientali.
La
drammatica situazione causa un forte colpo all’economia del paese, calcolabile
in svariate decine di milioni di dollari. In Florida si stanno organizzando
associazioni private per raccogliere fondi da destinare all’aiuto della
popolazione.
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