Dopo
più di due giorni dal passaggio di Sandy i calcoli dei danni subiti assumono
dimensioni drammatiche. Non si conosce esattamente il totale degli edifici danneggiati
o interamente abbattuti, ma sicuramente
ammontano ad alcune decine di migliaia. Anche i beni alimentari basici iniziano
a scarseggiare e si registra un aumento di prezzo a volte esagerato di alcuni alimenti primari. La popolazione più colpita che ha visto scomparire la propria casa o
ha subito ingenti danni inizia a manifestare disagio e preoccupazione.
A
Santiago la situazione è tra le peggiori, scarseggia il pane e una candela può
costare fino a 15 CUP (più di 0.50 CUC), in molte zone non è stata ripristinata
l’elettricità e l’acqua scarseggia. Molti i danni alle strutture sanitarie,
scolastiche e commerciali. Il settore agricolo è fortemente danneggiato,
migliaia di ettari di coltivazioni sono andati distrutti, così come le riserve
in depositi statali sono ormai inutilizzabili.
Le
province maggiormente colpite sono state Santiago de Cuba, Guantanamo, Holguin,
Las Tunas, ma altre zone centrali come Camaguey e Granma hanno subito un forte
colpo, anche perché le intense piogge successive all’uragano hanno causato
inondazioni e gravi danni alle infrastrutture.
La
situazione più critica si registra a Santiago dove oltre ai 9 morti e alle
centinaia di feriti, si calcolano in migliaia la case distrutte totalmente o in
parte. Le vie principali della città si trovano in uno stato desolante, le
inondazioni causate anche dallo straripamento di alcuni fiumi hanno peggiorato
la già critica situazione delle infrastrutture. Anche la cattedrale della
Vergine della Carità del Cobre ha riportato danni esterni.
Da
giovedì scorso sono state mobilitate in massa le forze armate che aiutate anche
da cittadini volontari lavorano incessantemente per cercare di riportare alla
normalità le province più colpite. Rispetto
ad uragani passati di intensità maggiore, Sandy ha causato i più pesanti danni degli
ultimi decenni. Alcuni anziani addirittura non ricordano di venti così forti,
che hanno raggiunto i 180 Km/ora.
La
consueta carenza di materiali per costruzioni rende ancor più difficile un
intervento veloce per la ricostruzione delle abitazioni distrutte o
danneggiate. Si lavora alacremente per ristabilire le linee elettriche e
telefoniche anche nei comuni più piccoli ed isolati delle province orientali.
La
drammatica situazione causa un forte colpo all’economia del paese, calcolabile
in svariate decine di milioni di dollari. In Florida si stanno organizzando
associazioni private per raccogliere fondi da destinare all’aiuto della
popolazione.
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